Musica

Buona musica tra colto e popolare. Esordio tra gli applausi per Suoni dalla Valle Santa

Si è aperto con un concerto della Compagnia La Paranza di Nando Citarella Suoni dalla Valle Santa: rassegna di musica e teatro promossa dal Comune di Rivodutri

Il sapore delle cose piccole, ma belle e necessarie. È quello della rassegna Suoni dalla Valle Santa: un progetto che il Comune di Rivodutri ha inaugurato la scorsa domenica con l’entusiasmante concerto della Compangnia La Paranza di Nando Citarella. Il musicista, cantante e studioso delle tradizioni popolari, insieme a Gabriella Aiello (voce solista), Carlo “Olaf” Cossu (violino d’amore) e Salvatore Rotunno (chitarra classica e romantica) ha portato nella chiesetta del Villaggio di Santa Maria una proposta musicale nella quale convivono felicemente l’alto e il basso, la musica colta e quella popolare.

Per punto d’incontro è stata scelta la serenata, filo comune tra la musica classica e i canti di strada, studiati non a caso dai grandi musicisti che scendevano nel sud Italia per ascoltare, imparare e trasporre suoni e suggestioni nel proprio universo compositivo. Ma il movimento funziona anche all’inverso, tanto che Citarella ha potuto far cantare al Don Giovanni di Mozart Deh, vieni alla finestra in napoletano senza problemi.

L’uso del dialetto, durante tutto il concerto, è stato un elemento fondamentale per entrare meglio nei sentimenti, nei modi di dire e di sentire. Con un percorso di ricerca che dall’epoca classica arriva fino al ‘900 di Ravel. Del compositore del Bolero l’ensemble ha eseguito la Chanson de la mariée, un brano tratto dal ciclo di Cinque melodie popolari greche fatte tradurre dal compositore in francese tra il 1904 e il 1906.

Un’operazione che ricorda quante volte nella canzone popolare si riconosce la forza poesia, e quanto le parole del dialetto sono le più appropriate nel raccontare la realtà della vita, anche quella più dura. Come quando la voce di Gabriella Aiello ha intonato le parole di un vecchio canto siciliano, A la femminisca: lo stesso che Luciano Berio ricompose nelle Folk Songs scritte nel 1964 per Cathy Berberian. Era cantato dalle donne dei pescatori mentre aspettavano i mariti sui pontili, ma nella chiesetta del Villaggio di Santa Maria la melodia ha introdotto al tema delle vedove bianche: le mogli degli emigranti che rimanevano a casa, condannate a un destino infelice senza compagno né risorse.

Storie lontane nel tempo e nella geografia, ma perfettamente al loro posto nella Valle Santa, perché anche san Francesco è stato un viandante, un migrante, un uomo in cerca di una via d’uscita dalle proprie sconfitte e contraddizioni, e proprio per questo abbiamo avuto la fortuna di vederlo attraversare, scoprire, amare il territorio reatino.

E poi c’è un altro filo a legare il concerto alla provincia di Rieti: quello del terremoto. L’eco di quello del 1980, vissuto in prima persona da Nando Citarella a Nocera Inferiore, richiama il sisma di Accumoli e Amatrice dell’agosto 2016. Il tremore della terra, il boato dell’onda tellurica, sono stati evocati e poi esorcizzati dal ritmo dei tamburi, che insieme alle voci sono stati gli altri protagonisti del concerto. Fino al brano finale, un omaggio di devozione alla Madonna costruito su un trionfo di percussioni quasi inarrestabile, che ha accompagnato il pubblico fuori dall’aula fino ad esplodere in un gioioso applauso finale.

Il prossimo appuntamento con i Suoni dalla Valle Santa è per il 2 agosto al Faggio di San Francesco, dove il Raffaello Simeoni sarà impegnato con il suo Orfeo Incantastorie. Il 4 agosto Caffè Lotì presenterà In Taberna, il 5 settembre alla Sorgente Santa Susanna ci sarà il Gruppo Jobel con Hostaria Medieval. Il 17 e 24 settembre Francesco Rinaldi presenterà uno spettacolo di musica e teatro presso la Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria. Si chiude il 25 settembre con la Compagnia degli Zanni di Pescorocchiano a Piedicolle.

La rassegna è realizzata dal Comune di Rivodutri, con il patrocinio oneroso del Mibact-Direzione spettacoli dal Vivo e della Regione Lazio, con la collaborazione della locale Pro Loco.