Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile

Alla Riserva dei Laghi una giornata sull’educazione ambientale

Molti appassionati provenienti da tutto il centro Italia hanno animato le acque del torrente Santa Susanna per un approfondimento sull’ecosistema fluviale

«Usciamo da questa giornata con molte consapevolezze: la prima che il patrimonio rappresentato dalla Riserva trova ogni giorno un numero crescente di estimatori; la seconda è che dobbiamo moltiplicare gli sforzi per evitare che si deteriori a causa di comportamenti irresponsabili»: è il commento sintetico del direttore della Riserva dei Laghi, Vincenzo Lodovisi, assunto di recente alla guida dell’ente.

Un commento che dice tutto sulla giornata di educazione ambientale che ha messo in mostra le facce della medaglia: da un lato il canale di Santa Susanna, «un grande giacimento intorno al quale cresce il territorio, monumento naturale già dal 1975 e cuore pulsante della Riserva Naturale» – come ha tenuto a sottolineare Michele Paniconi, sindaco di Rivodutri, presente all’iniziativa insieme al collega Alberto Micanti di Colli sul Velino – luogo di ritrovo di tantissimi pescatori no kill appartenenti praticamente a tutti i club del centro Italia, che incuranti della giornata incerta hanno risposto al richiamo dell’Ente di gestione e del Fly club di Mauro Pitorri animatore dell’incontro.

«La massiccia partecipazione di questi cultori della pesca catch and release è una scommessa vinta dalla Riserva naturale che ha dovuto vincere scetticismi e resistenze di varia provenienza; oggi dimostriamo che si può essere serventi il territorio coniugando rispetto per la natura e stimolo alle attività – dichiara soddisfatto il commissario Guido Zappavigna – dobbiamo dare atto a Pitorri e al Fly Club Rieti per l’azione svolta in questi anni».

Il rovescio della medaglia è stato invece segnalato dai volontari della Associazione PlasticFree che con il personale della Riserva e la società Saprodir hanno raccolto una grande quantità e varietà di rifiuti: pneumatici, carcasse di automobili, carcasse di animali, elettrodomestici di ogni tipo.

«Questa abitudine consolidata di abbandonare i rifiuti è veramente intollerabile. Se si considera che l’attenzione si è concentrata su un quadrante limitato dell’area protetta – quello della statale Ternana – emerge quanto il fenomeno sia diffuso. Una cosa preoccupante ed indegna di un paese civile su cui dobbiamo concentrare l’attenzione», ha concluso il direttore.