Alberghiero di Amatrice, ancora tanta solidarietà

Dopo il sisma che ha colpito la nostra provincia, da tutto il mondo tanti hanno offerto il proprio contributo. Sono numerosi gli attestati di solidarietà giunti al Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice.

L’ultimo segno tangibile della generosità degli italiani, porta la firma di Federalberghi Roma, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano che ha recentemente consegnato, nella sede provvisoria di via dell’elettronica al nucleo industriale, una fornitura di beni utili agli studenti che frequentano il Centro.

«A nome mio e dell’Istituzione Formativa, con la Presidente Licia Alonzi e il direttore generale Fabio Barberi vorrei manifestare il più sincero ringraziamento per la generosità dimostrata in questo momento di grande difficoltà”. Così Anna Fratini, direttrice del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice, che aggiunge: “Con questa nuova attrezzatura, state dando una grande opportunità ai nostri ragazzi, il materiale sarà un supporto fondamentale per migliorare l’efficienza della nostra scuola e per fornire ai nostri allievi percorsi formativi sempre più di qualità».

Già a dicembre, Federalberghi Roma, con la generosità delle Associazioni Albergatori di Roma, Alto Adige e Valle d’Aosta aveva donato al Centro di Formazione Professionale un pullman, utilizzato quotidianamente dagli studenti e consegnato dall’ex pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella.

Una cerimonia di consegna alla presenza del presidente della Regione, Nicola Zingaretti e del vicepresidente con delega al Turismo, Massimiliano Smeriglio.

«L’incontro tra le associazioni e Amatrice – aveva commentato Zingaretti – è importante perché la storia della ristorazione passa da Amatrice e il marchio di Amatrice passa ed è passato anche dal food e dal buon cibo. Questo quindi non sarà un pezzo banale della ricostruzione, ma una ricostruzione anche sociale. Noi investiremo per garantire i corsi, perché diventi una delle calamite a livello internazionale. Faremo di tutto perché sia un gesto di generosità ben ripagato per avviare un progetto di ricostruzione civile, culturale e formativa».