Ricostruzione

Ad Amatrice con la Fondazione MAXXI per parlare di cultura della ricostruzione

Si è svolto ad Amatrice il Forum organizzato dalla Fondazione MAXXI con il Commissario per la ricostruzione post sisma 2016, insieme al Comune di Amatrice e alla Regione Lazio, per parlare di valorizzazione delle risorse culturali del territorio e dei concorsi di progettazione che promuoveranno l’architettura di qualità nella ricostruzione

La ricostruzione ad Amatrice riparte con i progetti del Maxxi (Museo nazionale delle arti del XXI secolo). Dopo i report sui cantieri, sia del centro-storico che delle frazioni e gli incontri sulle scelte dell’Amministrazione legate allo sviluppo, si è svolto presso l’Auditorium della Laga il forum Idee per Amatrice, la cultura della ricostruzione, la ricostruzione con la cultura, a cui hanno partecipato il Commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini, l’Assessore della Regione Lazio Claudio Di Berardino, il presidente del Maxxi Giovanna Melandri, il sub commissario Fulvio Soccodato, il direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Wanda D’Ercole, e nell’ordine, Raffaella Falconio (coordinatrice del “Gruppo Borghi” della struttura commissariale), Pietro Barrera (coordinatore del progetto “Maxxi per Amatrice”) e architetti, esperti, docenti, esponenti delle istituzioni, numerosi dirigenti del Maxxi del calibro di Stefano Boeri, Pippo Ciorra, Antonio D’Andrea, Lisa Lambusier.

Un incontro ricco di relazioni e tavole rotonde, in cui sono stati illustrati i concorsi di progettazione architettonica per le aree dell’ex chiesa di San Giovanni, la ex chiesa di San Giuseppe e l’ex cinema Garibaldi, il progetto relativo alla “Casa del futuro”, il museo civico Cola Filotesio, e presentato il nuovo sito web “Idee per Amatrice” che mira ad allargare e attivare la partecipazione della cittadinanza. Inoltre, sarà un’occasione per riflettere sul ruolo dell’innovazione architettonica nella ricostruzione di una città con forte e nobile identità storica.

«La ricostruzione di Amatrice – ha dichiarato il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi – è una grande opera collettiva. Da quando ci siamo insediati abbiamo avviato una strategia a 360 gradi, sia direttamente con le istituzioni, sia con quei soggetti privati, in grado di assicurare i migliori progetti per la nostra comunità. Con la struttura commissariale, la Regione, il Maxxi, ci unisce un sogno: pensare e realizzare concretamente la città futura. Il Forum del Maxxi di oggi va perfettamente in questa direzione. Come ho sempre affermato, la ricostruzione oltre che fisica deve essere anche e soprattutto morale, sociale e culturale. E non si ricostruisce senza cultura».

«Con l’incarico affidato alla Fondazione MAXXI dal Commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, si completa la progettazione delle opere finanziate nel Centro storico di Amatrice con l’ordinanza speciale, che ricordiamo riguarda 16 interventi per oltre 50 milioni di euro», ricorda l’assessore per le Politiche della ricostruzione, Claudio Di Berardino. «Con queste proposte prende corpo un vero e proprio programma di valorizzazione delle risorse culturali di Amatrice all’interno del processo di ricostruzione del centro storico. Ricordo che tra i grandi cantieri pubblici aperti ci sono: l’Ospedale di Amatrice, il Cimitero, il Tunnel per i sottoservizi, il complesso del Don Minozzi. Inoltre, sono stati affidati i lavori del Centro di formazione professionale alberghiero di Amatrice. Tra i cantieri privati aggregati del centro storico, alcuni sono aperti e altri apriranno nelle prossime settimane».

Per l’assessore è importante ribadire come «da parte della Regione Lazio continui sempre, in relazione con gli altri enti istituzionali, l’impegno e il lavoro per programmare e realizzare la completa ricostruzione di tutte le località colpite dal terremoto. Vogliamo cogliere al volo e lo stiamo facendo l’occasione che arriva dalle risorse del Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al PNRR e dai fondi della nuova programmazione europea 21/27. Si tratta di un importante investimento in questo territorio che merita di mettere, per quanto possibile, un punto fermo su quanto è accaduto e aprire un nuovo “capitolo” di vita. In particolare ai giovani vogliamo dare una prospettiva concreta per il loro futuro, con la creazione di nuovi posti di lavoro, il rilancio dell’economia e la possibilità di costruire la propria vita in questi territori».