Forze dell'ordine

A Rieti la Torcia della Pace

Pedalando lungo tutta l'Italia, la Polizia penitenziaria ha portato anche a Rieti una torcia accesa simbolo di pace. Un messaggio laico sui valori di fratellanza, solidarietà e spirito di sacrificio

Era partito lo scorso dicembre dalla casa circondariale di Milano Opera il Giro d’Italia in bici della Polizia penitenziaria: una pedalata attraverso tutta la penisola per portare come simbolo di pace una torcia accesa. Dopo aver fatto tappa a Terni sabato 12 febbraio, nel giorno di San Valentino il messaggio di laico sui valori della fratellanza, solidarietà e spirito di sacrificio è giunto a Rieti per compiere la staffetta tra la delegazione umbra a quella del Lazio.

A ricevere i ciclisti, davanti alla Cattedrale di Santa Maria, è stata una piccola delegazione istituzionale. In rappresentanza del vescovo Domenico, era presente don Valerio Shango, direttore dell’Ufficio diocesano Problemi Sociali e Lavoro, affiancato dal Prefetto, Gennaro Capo e da rappresentanti della Provincia e del Comune di Rieti.

Dopo aver letto un brano del Vangelo, don Valerio ha salutato i convenuti, sottolineando l’importante richiamo della Torcia della Pace in un momento particolarmente delicato per quanto riguarda gli equilibri internazionali. La situazione in Ucraina suscita infatti una forte preoccupazione, sottolineata anche dal Prefetto di Rieti, che ha condiviso con don Valerio anche l’apprezzamento per l’operato della Polizia penitenziaria e il loro impegno quotidiano con quanti sono stati condotti nella vita a commettere un reato e a scontare una pena.

Un affetto che gli agenti in bicicletta hanno apprezzato, ringraziando per l’accoglienza per poi effettuare la consegna della fiaccola, destinata a riprendere un viaggio che si concluderà in piazza San Pietro a Roma.