Bilancio, De Marco (Pd): esternalizzare, tagliare, incassare

«La strada intrapresa per risanare le casse del Comune l’ho sempre appoggiata. Anzi, durante il consiglio comunale che portò alla delibera di adesione al piano antidissesto secondo le regole fissate dal decreto 174/12, fui l’unico consigliere di maggioranza a prendere la parola per spiegare le motivazioni di tale scelta. Nei confronti della città e dei reatini, mi sono assunto una grande responsabilità ed oggi non la rinnego, perchè era l’unica via percorribile per evitare il dissesto e quindi il commissariamento dell’ente. I tagli erano già allora previsti e prevedibili. L’aumento di tariffe e aliquote erano delineate e descritte nel decreto. Le lacrime e il sangue facilmente preventivabili».

Lo ha scritto il consigliere comunale Bernardino De Marco in un discusso post su Facebook. «Oggi leggo con attenzione quanto scrive sulle pagine di Italia Oggi l’ex assessore al bilancio Degni – prosegue De Marco – indicando la strada che conduce al risanemento delle casse comunali. Consiglia un’azione politico amministrativa basata sui tagli della spesa corrente per rimanere in linea con il piano di rientro e di porre in essere due linee di intervento che puntino alle dismissioni immobiliari e al recupero Ici e Tarsu. In mancanza di azioni attuative, si legge nell’articolo, si rischia di compromettere gli obiettivi. In sintesi si esclude ogni singola discrezionalità nelle scelte future, che ad oggi sarebbero incompatibili con il riequilibrio di bilancio. In altre parole: sono ammesse solo deviazioni dal piano virtuose».

«Tutto questo va chiaramente detto alla città di Rieti» sottolinea il consigliere. «Il percorso per tirare fuori dalle sabbie mobili il Comune obbliga a scelte difficili, che mai avremmo voluto fare, e a seri tagli per ridurre le spese e garantire stabilità alle casse dell’amministrazione. Bisogna quindi avere coraggio e non paura di informare i cittadini che il prossimo bilancio preventivo rischia di essere ancora paralizzato».

Secondo Di Marco «Bisogna dire che è necessario: esternalizzare gli asili nido; affidare a terzi la gestione del Manni; ridurre i costi del teatro, del museo, della biblioteca; mantenere invariate le aliquote per i servizi a domanda individuale. Bisogna dire che le entrate languono, che i fornitori vanno pagati, che i mutui vanno estinti o rinegoziati, che le spese amministrative vanno ridotte. Ci vuole coraggio, non paura, per dire che queste scelte sono obbligate, che non c’è altra via di uscita».

«Bisogna dire alla città di stringere i denti ancora per un po’ – conclude il consigliere di maggioranza – solo lavorando tutti insieme si avrà una svolta positiva per il nostro Comune, dopo anni di cattiva gestione. La politica di centrosinistra, tra mille difficoltà, c’è la sta mettendo tutta per garantire un futuro migliore. Io ci credo».