Un ponte di amicizia da Bergamo a Amatrice

La scuola «Cittadini» di Ponte San Pietro (Bergamo) ha consegnato al vescovo Domenico 20 mila euro raccolti in favore di Amatrice con una mostra di disegni. Un maestro e 6 genitori sono stati nel centro colpito dal sisma per portare personalmente i frutti del loro gesto di solidarietà e amicizia

Sabato 23 settembre si è riso e pianto ad Amatrice, ci si è abbracciati e conosciuti, uniti e sostenuti nel dolore come in un castello di carte, fragile ma bellissimo. Per proseguire il filone di solidarietà tra nord e centro iniziato lo scorso maggio, una delegazione bergamasca ha visitato il paese appenninico devastato dal terremoto del 24 agosto consegnando nelle mani del vescovo Domenico Pompili i proventi delle iniziative di beneficenza messe in atto dalla scuola cattolica “Caterina Cittadini” di Ponte San Pietro. Un “ponte” di amore e solidarietà, appunto, come ama definirlo suor Fiorangela Loi, cuore, anima nonché attivissima direttrice dell’istituto elementare.

Tutto prese avvio quando insegnanti e genitori decisero di dedicare un fine settimana alla tragedia che ha colpito il centro Italia, a partire dalla presentazione del libro Gocce di memoria, che racchiude le tracce biografiche delle vittime del sisma raccolte da Sabrina Vecchi per la diocesi di Rieti. La proiezione di filmati e i racconti di ciò che accadde un anno fa commosse i bambini al punto di voler proseguire la conoscenza delle persone coinvolte e contribuire attivamente alla ricostruzione.

Grazie alla vendita delle opere pittoriche degli studenti e alle generose offerte della comunità della “Casa Gialla” di Bergamo, l’auspicio è diventato realtà e ha portato i suoi frutti in termini materiali e affettivi. Una giornata iniziata con la messa celebrata, nella struttura del centro polifunzionale Sant’Agostino, dal vescovo Domenico, che ha avuto parole di affetto e gratitudine per i sei genitori e il maestro elementare giunti da Bergamo.

«Non è solo una donazione di denaro – ha spiegato un genitore – è molto di più. Oltre all’aspetto economico, la cosa più importante per queste persone è la relazione umana, sentire la vicinanza di altre persone e di altri destini». Grazie a questo intento è proseguita la rispettosa visita ad Amatrice, con la distribuzione di doni per la scuola elementare e per alcuni abitanti che, dopo aver perso casa e affetti, occupano le cosiddette “casette”.

Dopo il pranzo a base di pasta all’amatriciana nella nuova Area Food, progettata dall’architetto Stefano Boeri, i commossi saluti e la promessa di non spezzare questo legame agendo all’insegna della “perseveranza”, parola più volte citata dal vescovo Domenico.

La donazione della scuola cattolica di Ponte contribuirà alla realizzazione del nuovo asilo nido di Amatrice: la primaria era già stata donata dalla Provincia autonoma di Trento, così s’è pensato ai più piccoli.