Un piano sociale di zona per i comuni dell’Alta Sabina

Il dalle 10 del 25 giugno, nel teatro comunale di Poggio Moiano, l’Unione dei Comuni dell’Alta Sabina (Ente capofila del Distretto Ri/3, che comprende comprende anche il Comune di Fara Sabina e i Comuni riuniti nell’unione della Valle dell’Olio) presenterà  il Piano di Zona dei servizi sociali valido per dal 2012 al 2014.

Si tratta dello strumento di programmazione degli interventi sociali da realizzare per rispondere ai bisogni della popolazione del territorio, con particolare attenzione al disagio della famiglia, dei minori, delle persone anziane e delle persone disabili.

Il distretto RIETI/3 conta un totale di circa 29,000 abitanti, distribuiti su dodici Comuni collocati sulla dorsale Salaria da Osteria nuova a Passo Corese, e il documento deriva da una attenta analisi dei bisogni di questa comunità, realizzata attraverso l’ascolto di una pluralità di  soggetti pubblici e privati (associazioni di volontariato, cooperative sociali, organizzazioni sindacali, comuni, Asl…) che hanno segnalato prospettive e necessità.

Il Piano di Zona dei servizi sociali, quale ricognizione e programmazione a validità triennale, sarà soggetto a verifica annuale sulla scorta della valutazione dei risultati raggiunti rapportati ai bisogni ed alle linee guida emanate dalla Regione Lazio. Il documento, peraltro, mette in luce la presenza di operatori molto qualificati che hanno fornito un rilevante contributo nella realizzazione di questo  strumento di programmazione.

«Il dato di maggiore problematicità – ha dichiarato il sindaco di Poggio Moiano Sante Desideri, che nella circostanza assume il ruolo di guida del distretto – è costituito dalla straordinaria consistenza dei tagli operati, nel settore, dalla Regione Lazio. Il nostro distretto passa da una dotazione di 485mila euro a 405mila euro con un taglio netto di 80mila euro che corrisponde ad una decurtazione percentuale del 17%. Non va meglio ciò che riguarda il fondo per i piccoli comuni che subisce un taglio netto del 50%. Nei piccoli Comuni da anni siamo abituati a fare i salti mortali per tenere in piedi i servizi ma temo che in queste condizioni solo i miracoli potranno salvarci».