Che cosa è un Giubileo? Ma soprattutto è ancora utile ed attuale oggi? A queste domande risponde lo Speciale di Rai Vaticano e Rai Premium dal titolo “Pellegrini di speranza. Verso il Giubileo del 2025” realizzato dal giornalista Stefano Ziantoni, in onda su Rai Premium (canale 25 del digitale terrestre) sabato 11 giugno alle 14.15.
Interrogativi quanto mai opportuni ed appropriati di fronte ad uno stile di vita diffuso super tecnologico ma anche più schizofrenico e ad eventi che pensavamo ormai superati come pandemie e guerre. D’altronde lo stesso Paolo VI, prima di indire l’Anno Santo del 1975, si chiese se fosse ancora opportuno mantenere la tradizione del Giubileo considerando i cambiamenti avvenuti nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II e nelle società di tutto il mondo. Così come allora, la risposta oggi di Papa Francesco è si.
Il prossimo Giubileo ordinario sarà celebrato nel 2025. Il motto ufficiale è “Pellegrini di speranza”. “In queste due parole è racchiusa tutta la forza della speranza di cui il mondo oggi sente un particolare bisogno” spiega S.E. Mons. Rino Fisichella, Pro Prefetto del Dicastero dell’Evangelizzazione, al quale il Pontefice ha affidato l’organizzazione e la regia del prossimo Anno Santo.
“Quello del 2025 sarà il Giubileo della speranza, con il quale il Papa inviterà la Chiesa, gli uomini e le donne del nostro tempo e soprattutto i giovani a riscoprire il tema della speranza – sottolinea Mons. Fisichella nella sua prima lunga intervista rilasciata a Rai Vaticano. “Bisogna puntare gli occhi sul futuro senza dimenticare il presente”. La speranza può essere la nostra stella cometa. “La speranza è quella condizione che abilita ogni creatura, uomini, donne, giovani, bambini, adulti, anziani a guardare aldilà di noi stessi, non prescindendo da ciò che siamo ma volendo dare compimento a quello che ognuno di noi è”, conclude Mons. Fisichella.
Un viaggio nella storia dei Giubilei: sin dal primo, nel 1300, indetto da Bonifacio VIII, illustrando la loro grande rilevanza: spirituale, ecclesiale e sociale. Un viaggio anche tra storia e curiosità che svela i cambiamenti avvenuti.
L’intervallo temporale, ad esempio: inizialmente ogni 100 anni, poi ridotto a 50, a 33 ed infine agli attuali e tradizionali 25 anni. Oppure l’apertura della Porta Santa: inizialmente non prevista.
O la visita delle basiliche: in principio solo quelle di San Pietro e San Paolo e portate successivamente a quattro, con l’aggiunta di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore. I Giubilei hanno segnato come pietre miliari il cammino della Chiesa e dell’uomo … e continueranno a farlo.
“Pellegrini di speranza. Verso il Giubileo del 2025” sarà trasmesso in replica venerdì 17 giugno alle 00.40.