«Sono onorato di essere stato scelto per questo ruolo, e allo stesso tempo sento la responsabilità dal compito», ha commentato Parmitano, astronauta dell’Esa, che subentrerà al comando della Stazione nella seconda parte della missione prevista per il 2019.
«Essere il comandante delle persone più addestrate e competenti sopra e fuori la Terra può essere una grande sfida. Io mi considero un facilitatore e il mio obiettivo sarà quello di mettere tutti in condizione di lavorare al meglio delle loro capacità. Alla fine, però, sarò io il responsabile della sicurezza dell’equipaggio e della Stazione, e del successo della missione. Nella mia esperienza sono stato abbastanza fortunato da lavorare con leader che ho potuto osservare: farò del mio meglio per seguire il loro esempio e la loro guida per raggiungere questi obiettivi».
L’astronauta italiano si sta preparando per il suo secondo viaggio nello spazio eseguendo simulazioni e allenandosi con i nuovi esperimenti cui prenderà parte.
Attualmente sta svolgendo la preparazione in Russia sulla sonda spaziale Soyuz che lo lancerà nello spazio insieme all’astronauta della Nasa, Andrew Morgan, e all’astronauta della Roscosmos (l’Agenzia spaziale russa), Alexander Skvortsov: i tre faranno parte della spedizione 60/61 della Stazione spaziale.
Parmitano è nato a Paternò, in provincia di Catania, il 27 settembre del 1976. E’ stato il primo italiano a effettuare un’attività extraveicolare (EVA, la cosidetta ‘passeggiata spaziale’) il 9 luglio del 2013 nell’ambito della missione ‘Volare’ durata 166 giorni, dal 28 maggio all’11 novembre 2013.