Parrocchie

Si conclude con tante emozioni l’esperienza del presepe vivente di Vazia

«Sulla scia della stella, abbiamo trovato il bambino avvolto in fasce deposto in una mangiatoia». Si è conclusa a Vazia la bella esperienza del presepe vivente, pensato dai giovanissimi di Azione Cattolica che hanno seguito la messa negli abiti del popolo di Israele di 2000 anni fa, per poi comporre i quadri delle scene della Natività.

«Sulla scia della stella, abbiamo trovato il bambino avvolto in fasce deposto in una mangiatoia». Si è conclusa a Vazia la bella esperienza del presepe vivente, pensato dai giovanissimi di Azione Cattolica che hanno seguito la messa negli abiti del popolo di Israele di 2000 anni fa, per poi comporre i quadri delle scene della Natività.

Seguendo la stella, come i Magi, anche un piccolo concerto ha concluso la celebrazione eucaristica eseguito dal coro “Le Voci” fondato dal compianto maestro Alessandro Nisio e oggi diretto dal maestro Mariano Toschi. Sulle note dei celebri canti di Natale, Adeste Fideles di John Francis Wade, Tu scendi dalle stelle di Alfonso Maria de’ Liguori e Stille Nacht di Franz Xaver Gruber, la comunità che si è stretta intorno all’altare in una bella giornata di sole luminosa, gioiosa e calda, che ha dato ai fedeli il modo di alzare lo sguardo per vedere la stella, come ha sottolineato il parroco don Zdenek, per non essere ripiegati su stessi e seguendo l’invito del Papa ad aprire il cuore alla gioia ed alla serenità e pace.

Natale delle liturgie belle, dell’Adorazione Eucaristica, del campetto dei giovanissimi e delle carezze dei quadri con i figuranti nei costumi d’epoca che hanno dato una plasticità ai testi dei vangeli di Luca, Matteo e Giovanni.