Scacciafratte e Carotti sull’Urban Center: «chiediamo un atto di rispetto per il lavoro comune»

«Avvertiamo il bisogno di esprimere un augurio alla nostra Città, Rieti, per l’anno 2012. L’auspicio che il nuovo anno sia all’insegna di un sano e rispettoso confronto tra le forze politiche: confronto trasparente tra idee (sempre meno) e possibili soluzioni ai problemi (tanti), con l’unico obiettivo comune della crescita della Città». È quanto scrivono i consiglieri Comunali Pierlorenzo Scacciafratte e Italo Carotti in un comunicato alla stampa che prosegue: «Questa speranza nasce dalla triste recente esperienza dell’ultimo Consiglio Comunale, nel corso del quale si è arrestato quel processo di partecipazione e condivisione delle regole del gioco, che era stato faticosamente avviato dopo la fine di quella fallimentare stagione urbanistica che ha relegato la città in un isolamento che perdura oramai da oltre 18 anni».

«La massima auspicata condivisione delle regole relative alla gestione dell’Urban Center − dicono i due consiglieri comunali − avrebbe dovuto inaugurare una nuova fase politica per la città, di confronto di posizioni e sensibilità diverse, che avesse come unico obiettivo quello di un confronto alla luce del sole sulle grandi questioni urbanistiche della città, tra maggioranza ed opposizione e società civile organizzata e rappresentata. Sgradevoli espedienti giocati dietro le quinte (davvero duri a morire) hanno fatto crollare un’impalcatura politica costruita a fatica, con il lavoro di forze di maggioranza ed opposizione (compreso un attivissimo UDC). Un lavoro che ha accompagnato e, soprattutto in alcuni momenti, rinsaldato anche il rapporto politico amministrativo dell’Amministrazione Provinciale, che in alcuni periodi ha vissuto momenti di indebolimento».

In nome di questo importante percorso comune Pierlorenzo Scacciafratte e Italo Carotti chiedono «un atto di coerenza e di serietà, innanzitutto ai consiglieri comunali artefici di questo brutto incidente di percorso che, peraltro, in forme diverse, partecipano alla vita amministrativa della Giunta Provinciale».

Secondo i due politici è necessario «un atto di rispetto per l’importante lavoro comune fatto insieme, un atto di coerenza verso gli elettori di questa città, un atto di trasparenza verso coloro che si aspettano che l’Urban Center sia un luogo di confronto e di incontro tra un rappresentante della maggioranza e uno della minoranza, che non sia scelto dalla stessa maggioranza, con la società civile nelle molteplici e ricche forme di espressione e rappresentanza. L’Urban Center nella sua istituzione è stato deciso con 13 voti della maggioranza e 12 dell’opposizione, è stato un atto di assunzione di responsabilità dell’opposizione che aveva deciso in quell’occasione il suo rappresentante in Massimiliano De Santis, come la persona tra i consiglieri comunali, che per sensibilità e per formazione resta la migliore per offrire il miglior servizio alla città. In un rinnovato e sano rispetto politico onoriamo politicamente quell’impegno assunto su un nuovo modo di fare urbanistica ed amministrare la città che soprattutto nell’ultimo periodo ha scontato pesanti contraddizioni».

«La partecipazione nella pianificazione − concludono consiglieri comunali − garantirà meglio l’interesse generale nelle scelte, rispetto ai pochi interessi particolari prevalsi finora. Se l’Urban Center recupererà questo potrà essere il luogo ove la valutazione degli interventi urbanistici sarà finalizzata a ciò che serve per rilanciare lo sviluppo della città: spazi di socialità, spazi dedicati alla cultura e alla formazione, spazi dedicati all’economia di questa città, che meglio valorizzino le risorse che ha. Con adeguate rappresentanze riusciremo meglio a valorizzare il contributo di partecipazione che le associazioni dei consumatori, ambientali, sociali della nostra città possono offrire. Crediamo che un sano, trasparente e coerente rispetto delle forze politiche, prima che interesse delle stesse, sia interesse della città e dei suoi amministrati».