Domenica 27 all’Auditorium San Giorgio un interessantissimo concerto con organo e percussioni antiche in un repertorio che dal Rinascimento al primo romanticismo italiano è stato accompagnato da una varietà di piccoli strumenti che ha sorpreso e piacevolmente interessato il pubblico. Mercoledì 30 l’ultimo importante appuntamento con i talenti del Liceo Musicale Elena Principessa di Napoli.
Davvero insolito il duo che si è esibito all’Auditorium San Giorgio il 27 ottobre. Il magnifico organo Pinchi di recente costruzione, fiore all’occhiello della nuova ristrutturazione operata dalla Fondazione Varrone, è stato affiancato da una serie di piccoli strumenti a percussione.
Il repertorio che l’organista Gabriele Levi ha proposto era un excursus che dal rinascimento fino all’inizio del romanticismo italiano attraversava la scuola italiana, tedesca, spagnola e soprattutto quella francese, in particolare con una trascrizione realizzata da un organista olandese di una composizione per orchestra di Marin Marais. In buona parte dei brani si inseriva l’apporto delle percussioni antiche suonate da Mauro Occhionero, che specie nei pezzi in ritmo di danza sottolineavano elementi ritmici con un apporto anche improvvisativo dell’esecutore.
Tamburo imperiale con i battenti, strumenti della tradizione mediterranea, tamorra napoletana, tamburelli con e senza sonagli, legnetti, tutto questo si avvicendava e animava in maniera insolita il programma organistico, ed entrambi gli esecutori evidenziavano una bravura e una brillantezza di notevole interesse per il pubblico.
Mercoledì 30 ottobre il prossimo concerto del Progetto Scuole del Reate Festival è ancora dedicato ai giovani musicisti del Liceo Musicale Elena Principessa di Napoli. Una carrellata di stili e formazioni diverse, con escursioni nella exra-colta che promette ancora una volta di confermare la bravura e il talento di giovani dediti alla musica, un’eccellenza del sistema formativo reatino.