Iniziative

“Passeggiata per la prevenzione”, una camminata di salute e memoria

Oltre sessanta persone hanno partecipato alla "Passeggiata per la prevenzione", un evento di camminata naturalistica che unisce sport, salute e cultura, con un tributo alla memoria storica locale

Domenica mattina si è tenuta l’evento “Passeggiata per la prevenzione”, una camminata naturalistica con partenza dalla frazione di Castelfranco e arrivo all’Eremo di San Gregorio vicino a Cantalice, dove si trova il Museo della “Saletta dei ricordi”. L’iniziativa è stata organizzata dalle associazioni ASD 2feet2wheels di Rieti, dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Associazione ADV di Rieti e dalla “Saletta dei Ricordi” di Cantalice.

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 60 persone che hanno percorso i 3 km fino al museo, accolte dai membri dell’Associazione “Saletta dei Ricordi” in una chiesa risalente al 1100 circa, situata in un parco con vista panoramica sulla pianura reatina.

Prima dei saluti finali, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Claudio Di Muzio, giovane musicista di Cantalice scomparso sabato per un malore.

I saluti sono stati poi fatti dai presidenti delle associazioni promotrici dell’evento, Valentino Gunnella, Enrico Zepponi, Stefania Santarelli e dal socio fondatore del Museo, Antonio Tavani, che hanno espresso gratitudine per la partecipazione e sottolineato l’importanza della prevenzione sanitaria attraverso uno stile di vita salutare.

È stato inoltre proiettato un filmato sulla tragedia del bimotore belga della Sabena, precipitato nel febbraio 1955 sul Monte Terminillo. Il museo “Saletta dei ricordi”, dedicato a questo evento, ha offerto ai partecipanti la possibilità di esplorare la vicenda attraverso reperti, immagini, manifesti dell’epoca e altro materiale documentario. La visita ha incluso anche la sala museale dedicata alla tragedia di Superga del “Grande Torino”, risultato di un gemellaggio con il Museo Internazionale del “Grande Torino e della Leggenda granata”.

La tragedia aerea del Monte Terminillo fu allora chiamata la “Superga reatina”, un termine coniato dal giornalista Tito Stagno, uno dei suoi primi incarichi di cronista.