La prima notizia ufficiale di rilievo che riguarda la stagione 2014-15 della Npc Rieti è la conferma di coach Luciano Nunzi.
L’allenatore romano, entrato in corsa nel primo anno di DNB della società di Giuseppe Cantani ed autore di un bellissimo campionato al secondo anno di presenza a Rieti, si è accordato con la dirigenza amarantoceleste per il suo terzo anno da capoallenatore.
La trattativa si è appena conclusa e se Nunzi esprime la sua soddisfazione dalla Turchia dove, a fianco dell’head coach Capobianco, proprio questo pomeriggio giocherà una partita decisiva per il proseguo dell’avventura europea della Nazionale Under 18, Cattani esterna la sua soddisfazione per essere riuscito a tenere in casa NPC un allenatore che ha dimostrato di possedere grandi qualità.
“Desidero ringraziare Luciano – dice Cattani-che ha accettato non senza sacrifici di restare a Rieti, sposando il progetto della Npc. Credo che sia un segnale molto positivo. Luciano crede in Rieti e vuole bene alla nostra società. Abbiamo già cominciato a lavorare sulla squadra ed abbiamo intenzione di recuperare in fretta il tempo perso”.
Lo staff tecnico e dirigenziale ha deciso per il momento di costruire un’ottima squadra per la serie B, lasciando qualche spazio da riempire in caso di inserimento nella serie superiore.
“Abbiamo fatto ricorso legale alla Federazione con la richiesta di revisione ufficiale della classifica – spiega Cattani – era doveroso farlo, perchè davanti ad un diritto leso non possiamo stare zitti. Tuttavia non vogliamo pensare al ripescaggio ora, ma concentrarci su quello che sembra più probabile ovvero la serie B. Non dobbiamo, però, neanche farci cogliere impreparati da una eventuale ammissione in A Silver e quindi non completeremo il roster fin quando la questione in federazione sarà conclusa”.
Non solo, infatti, varia il livello tecnico tra le due serie che nella superiore richiede l’inserimento di due giocatori americani, ma anche le regole di costruzione della squadra sono cambiate: da quest’anno in serie B non vige più la necessità di impiegare gli under ed è possibile costruire una squadra di 10 giocatori senior, con una panchina dunque lunghissima.
In A Silver, invece, devono essere riservati dei posti ai giovani.
I tempi si sono un po’ allungati anche a causa delle incertezze che riguardano la struttura di gioco “sulla quale spero troveremo presto un accordo” e sul versante del budget “al momento non abbiamo certezze, tanto che la nostra linea di condotta sarà quella di chiedere a tutti di venirci incontro”, ma l’importante era cominciare dando un segnale evidente della qualità del campionato che si vuole fare e la riconferma di Nunzi è sicuramente un ottimo segnale.