Anche in una città piccola come Rieti, ci sono tante cose da fare. In fondo il centro urbano funziona quasi come una casa. Ad esempio è necessario mantenere pulito e tenere tutto in ordine. Di tanto in tanto occorre fare piccole e grandi riparazioni, lavori di manutenzione, e qualche spostamento. Non solo: la mattina, o la sera, bisognerebbe ricordarsi di dare un po’ d’acqua alle piante.
Ma il pollice del Comune, in questo periodo, non sembra troppo verde. Sarà per l’assessorato vacante, ma sembra proprio che nessuno abbia voglia di innaffiare. Nemmeno gli esercenti del centro si curano delle piante. Eppure chiedono spesso di rendere le strade in cui lavorano più attraenti con fioriere ed altri arredi. Si dirà che pagano le tasse e debbono essere serviti. Va bene, ma con questo caldo sarebbe bello vedere le rivendicazioni di categoria cedere il passo alla pietà verso le povere piante. Se non altro perché tutto quel verde rinsecchito non è esattamente un’attrattiva.
Pazienza. Forse per certe cose ci vuole una sensibilità speciale. Ad esempio quella dell’instancabile Benito Rosati. Ancora una volta ha indossato i panni del “volontario per forza” e si è dato da fare. «Dopo aver comunicato ai vari responsabili la necessità di innaffiare le otto piante di porta Cintia – ha scritto su Facebook – ho deciso di farlo da solo, con la speranza di salvarle. Però ci credo poco: è un po’ tardi».
«Ma domani mattina – ha aggiunto – sarò ugualmente di nuovo là». L’iniziativa è lanciata. Se qualche proprietario di annaffiatoi, secchi o bottiglia di plastica fosse preso dalla voglia di dare una mano, può certamente metterci del suo. Oppure può continuare al lamentarsi: «non piove, Governo ladro».