Arma dei Carabinieri

Monitoraggio dei boschi, prosegue l’attività dei Carabinieri Forestali

Come ogni anno, il Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti ha provveduto a effettuare con successo i rilievi in campo relativi al programma nazionale integrato per il Controllo degli Ecosistemi Forestali

Come ogni anno, anche per il 2022, il Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti ha provveduto a effettuare con successo i rilievi in campo relativi al programma nazionale integrato per il Controllo degli Ecosistemi Forestali (Con.Eco.For), avviato nel 1995 dal Corpo Forestale dello Stato. Militari del Gruppo, professionalmente qualificati e adeguatamente formati, svolgono un attento monitoraggio delle risorse forestali della provincia, mediante rilievi, di tipo qualitativo e quantitativo, finalizzati alla raccolta e successiva elaborazione di dati sullo stato di salute dei boschi. Ogni singolo individuo arboreo viene valutato, con particolare attenzione alla presenza di licheni, bioindicatori della qualità dell’aria e bio-accumulatori di sostanze inquinanti. L’elaborazione di questi dati, attraverso applicativi e dispositivi informatici appositamente studiati, ha l’obiettivo finale di definire un’azione mirata di prevenzione e contrasto delle problematiche rilevate.

Contestualmente, i Carabinieri Forestale impiegati in questa delicata attività monitorano le condizioni dell’“Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi di Carbonio” e, quest’anno, hanno dato avvio al nuovo progetto LIFE, denominato “Foliage”, con l’obiettivo di migliorare la gestione del patrimonio boschivo nazionale, tramite lo sviluppo di software specializzati e la creazione di un unico “Sistema digitale delle Foreste”. Al momento il progetto, ancora in via sperimentale, interessa solo il Lazio e l’Umbria e sarà successivamente esteso ad altre regioni. I rilievi in bosco, effettuati dal Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti, saranno utilizzati per verificare e perfezionare la corrispondenza fra le tecniche di telerilevamento applicate ad immagini satellitari e quanto effettivamente riscontrato “a terra”.

L’utilizzo dei sistemi satellitari e di strumentazioni all’avanguardia, unitamente all’impiego di personale altamente qualificato dell’Arma Forestale, già impegnata nella prevenzione e nel contrasto dei reati ambientali, consente di trasformare le informazioni rilevate in strumenti di conoscenza utili a fronteggiare ancora più efficacemente fenomeni dannosi per i nostri boschi, quali il cambiamento climatico, gli attacchi parassitari, l’inquinamento, gli incendi boschivi e i tagli abusivi.