Maurizio Angeloni (Ugl): sprechi e ruberie li paghi chi li ha fatti

«Di fronte all’ennesimo scandalo della politica italiana, questa volta all’interno della Regione Lazio, credo sia inevitabile domandarsi se le scelte operate dalla dimissionaria gestione regionale debbano essere prontamente riviste, non solo nella tassazione imposta ai cittadini ma anche nelle decisioni prese su settori specifici quali la sanità. Sia le prime, a questo punto solo ipoteticamente finalizzate ad un risanamento di bilancio che, più specificamente, le seconde, giustificate evidentemente solo da una sedicente efficacia nella gestione delle risorse e dalla lotta agli sprechi, non possono infatti essere né comprensibili e tanto meno giustificabili alla luce dello sperpero del denaro dei contribuenti e della conseguente vanificazione dei sacrifici di tante famiglie».

Lo dice Maurizio Angeloni, Segretario provinciale Ugl Medici e Consigliere Nazionale Ugl medici, che prosegue: «Oltre a ciò ci si deve domandare, ma la risposta non può essere che affermativa, se coloro che per loro esplicita ammissione o per accertamenti, si spera rapidi, della magistratura, risultano responsabili di tale scempio di denaro pubblico, non debbano pagare di tasca loro per le ruberie perpetrate. E non solo quelli direttamente coinvolti, ma anche quelli che hanno assistito senza intervenire, cechi o complici, in ogni caso inadatti al ruolo ricoperto di rappresentanti dei cittadini».