L’Italia fuori dal mondiale: una questione di spirito

Nel vedere Italia-Uruguay e nel prendere atto della fuoriuscita dal mondiale di calcio della nostra nazionale, mi è venuto un pensiero strano: sport a parte, non sarà che l’evidente declino della nostra nazionale è un sintomo del declino di tutto un Paese?

Pochi commentatori lo hanno sottolineato, ma siamo stati messi alla porta da squadre di nazioni sicuramente più povere della nostra, ma, paradossalmente, anche più felici.

Il Costa Rica, ad esempio, è annoverato tra i Paesi più felici del mondo. E anche lo stesso Uruguay non scherza: è una nazione vivace, nella quale sono in corso audaci esperimenti sociali. Non che tutto debba essere condiviso, ma il Presidente José Mujica, classe 1935, fa rassomigliare il rottamatore Renzi ad un reperto di qualche lontano passato.

È triste a dirsi, ma l’Italia sembra sempre più spesso un Paese-barzelletta: basta guardare alla riforma del Senato: costruita con incapacità e improvvisazione e non si capisce bene per quale scopo o per quale idea di futuro.
Mujica, invece, le idee le ha ben chiare e guida la nazione seguendo il principio della sobrietà: «Concetto ben diverso da austerità – spiega – termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciando la gente senza lavoro. Io consumo il necessario ma non accetto lo spreco. Perché quando compro qualcosa non la compro con i soldi, ma con il tempo della mia vita che è servito per guadagnarli. E il tempo della vita è un bene nei confronti del quale bisogna essere avari. Bisogna conservarlo per le cose che ci piacciono e ci motivano. Questo tempo per se stessi io lo chiamo libertà. E se vuoi essere libero devi essere sobrio nei consumi. L’alternativa è farti schiavizzare dal lavoro per permetterti consumi cospicui che però ti tolgono il tempo per vivere».

Anche conquistare una partita è una questione di spirito: ci vuole quello giusto. Quello italiano, con la corruzione, le pseudoriforme e un ragazzo morto per una partita di pallone è adatto per guardare con saggezza al futuro?