Ricorrenze

Liceo Statale Elena Principessa di Napoli: la prima ora di lezione del 9 febbraio dedicato al “Giorno del ricordo”

La mattina del 9 febbraio, nel corso della prima ora di lezione, tutti gli studenti delle classi del Liceo Statale “Elena Principessa di Napoli” sono stati sollecitati ad approfondire, guidati dai loro docenti, il tema delle “Foibe”.

Informare, formare, educare, tanti i verbi per indicano le finalità e gli obiettivi che la scuola intende raggiungere tramite le tante attività, curricolari ed extracurricolari, che cura e propone agli studenti. Finalità e obiettivi che tengono conto anche e soprattutto della conoscenza della storia, un passato sul quale deve necessariamente fondare il presente e costruire il futuro.

Quale futuro …. che senso dare al presente, senza memoria del passato ? Ecco perché la mattina del 9 febbraio, nel corso della prima ora di lezione, tutti gli studenti delle classi del Liceo Statale “Elena Principessa di Napoli” sono stati sollecitati ad approfondire, guidati dai loro docenti, il tema delle “Foibe”, dando corso alle indicazioni della legge n. 92 del 3 marzo 2004.

Lettura e commento di articoli di giornale, approfondimento di specifiche schede dedicate ai terribili eventi della II guerra mondiale, quando migliaia di italiani vennero uccisi nelle cavità carsiche dell’Istria e della Dalmazia dai partigiani jugoslavi, visione di docu-film in grado di render conto della profonda ingiustizia e sofferenza patita dalle povere vittime, sono state alcune delle attività che hanno coinvolto gli studenti, con il preciso intento di favorire in loro una più matura coscienza storica.

Sono stati richiamati alla memoria i principi morali fondamentali sui quali si fonda la convivenza umana, il valore inestimabile della persona e i diritti universali di cui è portatrice e quindi la comune appartenenza alla grande famiglia umana.

Tanti gli argomenti richiamati dalla particolare lezione, tutti afferenti al più ampio tema di “Cittadinanza e Costituzione”, dai Totalitarismi del Novecento all’instaurazione di un nuovo ordine mondiale dopo la fine della II guerra mondiale, dalla dolorosa questione dei migranti di oggi e di sempre, alla costituzione di organizzazioni internazionali a difesa dei diritti dell’uomo, dal rapporto con la diversità in quanto ricchezza per la propria identità fino ad arrivare a guardare al futuro con un senso di speranza e di ottimismo immersi in una globalizzazione sempre più ampia.

Guardare alla storia con spirito critico, esercitare le capacità di analisi, comprendere che la verità non è mai di un solo colore, ma di una sola tinta è invece la natura dell’uomo, è la prospettiva e l’orizzonte di riferimento a cui i docenti cercano, ogni giorno di abituare gli alunni.