«La Mensa Santa Chiara non chiude per protesta: la Mensa sospende il suo servizio per una settimana per richiamare gli ospiti al rispetto delle regole di civile convivenza, come già è successo altre volte in passato e come fanno da sempre le mense francescane di tutto il mondo quando si verificano episodi incresciosi».
Così Stefania Marinetti, Presidente della Mensa Santa Chiara, che aggiunge: «nel nostro refettorio non esistono magrebini e reatini: esistono persone a cui serviamo un pasto caldo in spirito di fraternità e accoglienza. E quando questo spirito viene meno perché le persone si presentano in stato di alterazione o con atteggiamenti violenti e provocatori sospendiamo il servizio per una settimana, come è successo dopo il turno di lunedì scorso. Lo facciamo per il rispetto che dobbiamo a volontari e benefattori e perché il momento del pasto per noi è veramente sacro e non va sporcato. Chiediamo lo stesso rispetto a chi in queste ore sta commentando sugli organi di informazione e sui social questa notizia: distinzioni per nazionalità e speculazioni politiche sono quanto di più lontano dal nostro modo di essere e di pensare».
«Stamattina abbiamo partecipato al Tavolo sulla sicurezza convocato dalla Prefetto Niglio dopo gli episodi che ci hanno spinti a sospendere per alcuni giorni l’attività della Mensa Santa Chiara», aggiunge Marinetti. «È stata un’occasione di confronto utile in vista della riapertura del servizio, prevista per lunedì. Ringrazio le forze dell’ordine per la massima attenzione e vigilanza assicurata, tesa a restituire la giusta serenità sia ai volontari che agli ospiti che frequentano la mensa».