Domenica pomeriggio, nel giorno della Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo, la comunità religiosa delle suore francescane di Santa Filippa Mareri ha avuto un ulteriore motivo di grande gioia: dopo due anni di esperienza comunitaria, la giovane Diella Dedivanaj, del Montenegro, ha ricevuto l’abito religioso: un segno esteriore di appartenenza alla grande famiglia francescana.
Una preghiera comune del breviario è stata inserita in un significativo rito di vestizione. Durante l’appello la postulante ha ufficialmente confermata la sua disponibilità, con l’aiuto delle sue consorelle, ad «osservare fedelmente il Vangelo e conoscere la loro forma di vita nell’amore fraterno».
Nell’omelia, frà Edoardo Sturaro di Assisi ha invitato Diella e tutti gli partecipanti di seguire «cammino diretto e di fare le domende dirette a Gesù». Lui risponderà ad ognuno di noi: «è una cosa che si impara piano piano. È un allenamento».
Indossare un abito religioso è una testimonianza per il mondo e Diella, con la sua scelta di vita, è stata chiamata ad imitare Cristo e sua Madre nella povertà e nell’umiltà del cuore attraverso l’abito di Santa Filippa Mareri, che è anche un simbolo della penitenza praticata dalla santa fondatrice della famiglia francescana di Borgo San Pietro: «Ricevi, sorella, l’abito della penitenza di Santa Filippa Mareri, fatto a immagine della croce».
Infine, la madre generale Elisabetta D’Angelis ha ringraziato i genitori e i fratelli della ragazza per il dono della sua vita, che desidera offrire a Dio attraverso il servizio alla Chiesa. Adesso, al fianco delle consorelle, continuerà a entrare nei segreti della vita religiosa per essere sempre più vicina al Divino Sposo. E noi ringraziamo a Dio per le nuove vocazioni al servizio apostolico nella comunità della Chiesa.