In risposta al Comandante della Polizia Municipale

Egregio Comandante, pur comprendendo lo stato d’animo che L’ha portata a prendere le difese del personale che rappresenta, da cittadino sento il dovere di muoverle alcune osservazioni.

Forse sfugge al suo sfogo il lassismo che si respira in città. Ne è un esempio la sosta selvaggia in via Cintia, puntualmente non sanzionata. Questa brutta pratica, ultimamente aggravata dalla presenza di un ponteggio, rende difficoltosi gli spostamenti a chi preferisce l’utilizzo dei piedi all’automobile per andare in centro. Ed è solo un esempio della diffusa abitudine al parcheggio fantasioso che caratterizza più punti della città.

Città che in alcuni angoli è presa a latrina, per esseri umani ed animali. Pazienza se la maleducazione umana si sviluppa per lo più in orari notturni, quando per mancanza di personale i turni non possono essere coperti. Ma quanto alle deiezioni canine, e allo slalom cui costringono i passanti, di giorno ci sarebbe tanto da fare per i vigili in servizio, nei parchi e nelle strade. Invece spazi preziosi della città rimangono a disposizione dei quadrupedi, quasi fossero lussuosi WC.

Per giustificare il suo operato Lei si appella a determine, disposizioni e regole, ma quanto al traffico, sembra che abbia fatto proprio il motto “se non puoi batterli unisciti a loro”, e fingendo di porre rimedio alle continue infrazioni, di fatto deroga, se non alla legge, almeno al buon senso. Lo testimoniano le continue revisioni del piano del traffico, l’eliminazione di alcune svolte obbligatorie, il tracciamento di nuove strisce per parcheggi (ovviamente a pagamento) e l’infinita sovrapposizione di cordoli alle strade, fatte in modo da indicare che più conveniente di opporsi è adeguarsi alle peggiori abitudini dei nostri concittadini.

Sono quelli, Lei dice, che la giudicano quotidianamente, insieme al Sindaco, lasciando intendere un qualche apprezzamento della sua opera. Sarà, ma sono tanti anche coloro che si preoccupano quando la vedono studiare innovazioni in prossimità di qualche incrocio. Un tremore guidato dalla consapevolezza che di lì a poco la viabilità verrà stravolta con la creazione di qualche “rotellina” (chiamarle rotatorie sarebbe superlativo) come quella posta sotto Campomoro.

Certamente non ho le competenze tecniche per entrare nel merito delle gratifiche economiche assegnate in questi mesi al suo personale. Da cittadino posso però limitarmi ad osservare che ad esse non corrispondono migliori servizi alla cittadinanza.

Lei lamenta sempre una cronica carenza di personale. Di recente il suo Corpo ha acquistato un natante per il pattugliamento fluviale. Sarà pure una spesa utile, ma viene da domandarsi con quale equipaggio avverrà questo servizio, visto che di agenti non ne ha neanche da mettere in strada.

Ciò detto, è ammirevole che Lei, da Comandante, difenda pubblicamente il personale alle sue dipendenze. Speriamo però, che la stessa energia la spenda all’interno del Comando (i panni sporchi si lavano in casa) per spronare i suoi uomini ad un comportamento meno rilassato rispetto ai compiti che dovete svolgere.

La saluto cordialmente.

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