Di seguito una dichiarazione del sindaco Giuseppe Emili:
«Ai rappresentanti di Sabina radicale e Postribù, ai quali, evidentemente, i “ceffoni” loro rifilati dal Tar e dal Consiglio di Stato non sono stati sufficienti, citando Dante, dico: “ditene dove la montagna giace, sì che possibil sia l’andare in suso; ché perder tempo a chi più sa più spiace”. E loro, non sanno».
il sindaco appare costituzionalmente incapace di tacere; come un bambino stizzoso vuole sempre avere l’ultima parola. Prendiamo atto però che ad ogni comunicato esce un po’ di più dal tema, così che non risponde sul merito della falsità “il tribunale amministrativo del Lazio aveva già sancito la correttezza dell’azione del Comune di Rieti”; su cui purtroppo ha trascinato anche una stampa a volte distratta.