Parrocchie

Il grazie di Acccumoli a fra Carmelo

Un invito a camminare seguendo la via della croce, come Maria presente al Calvario. Nel giorno dedicato all’Esaltazione della santa Croce, questo il lascito di padre Carmelo Giannone alla comunità di Accumoli

Un invito a camminare seguendo la via della croce, come Maria presente al Calvario. Nel giorno dedicato all’Esaltazione della santa Croce, questo il lascito di padre Carmelo Giannone alla comunità di Accumoli.

Un saluto commosso al termine della processione con la statua della Vergine Addolorata, molto cara alla comunità accumolese, che, recuperata nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, seriamente danneggiata dal terremoto del 2016, veglia ora sui fedeli all’interno del prefabbricato che funge da cappella nell’area Sae del paese.

E se le vie del paese – che le scosse dei mesi successivi alla prima del 24 agosto avevano praticamente sbriciolato – restano ancora impraticabili, non manca ogni anno, a settembre, la processione con la venerata immagine, in un momento che stavolta ha avuto un tocco di maggiore commozione: è stata infatti l’occasione per salutare e ringraziare fra Carmelo, che assieme ad altri confratelli francescani – prima Mimmo, poi Pacifico – ha condiviso in questi anni, nel piccolo “convento di plastica” (una delle casette assegnate ai terremotati), il difficile cammino di ripresa degli accumolesi.

Si conclude così il servizio, partito all’indomani del sisma, dei Frati Minori della provincia di San Michele Arcangelo di Puglia e Molise in questa terra, che era stato avviato su invito dell’allora vescovo mons. Pompili il quale aveva sollecitato una presenza religiosa fra i terremotati: servizio portato avanti con generosa dedizione in questi anni. E padre Carmelo ha voluto congedarsi esortando tutti ad andare avanti con speranza: «Il terremoto è stata una ferita. Per noi la verità si rimarginerà ma la cicatrice rimarrà. Però la cicatrice è sempre di resurrezione», come le piaghe luminose mostrate da Gesù risorto. E la presenza di Maria fedele presso la croce del Figlio lo sta a ricordare.

Proprio un quadro che raffigura lei, Madre amorosa, è stato il dono che parrocchiani e oriundi del paese, rappresentati da Renzo Colucci presidente dell’associazione “Radici Accumolesi”, hanno voluto lasciare al sacerdote, dopo la celebrazione assieme a don Stanislao, che mantiene la responsabilità della parrocchia. Assieme al grosso grazie al caro frate, e ai due confratelli che si sono alternati nell’affiancarlo, per il prezioso accompagnamento morale, spirituale e di profonda amicizia, in questi anni di non semplice ripartenza.