In merito alle dichiarazioni del Sindaco Petrangeli e ai recenti fatti che vedono implicati alcuni esponenti di spicco del Municipio di Rieti, a prescindere dall’accertamento della verità sul piano meramente legale, è lecito affermare che di fronte ad un Comune lasciato con una voragine finanziaria di svariati milioni di euro, la nuova compagine amministrativa doveva provvedere, il giorno dopo l’elezione, a trasferire di incarico dirigenti che erano corresponsabili del dissesto finanziario e del malfunzionamento degli uffici.
A distanza di alcuni mesi, molti cittadini si chiedono se dovranno ancora attendere il cambiamento promesso o se dovranno veder passare tutti e cinque gli anni per il risanamento e prendere miseramente atto di una paurosa continuità col passato.
Invece ad alcuni di questi dirigenti e funzionari sono stati aggiunti altri incarichi, per di più in settori sempre molto delicati anche dal punto di vista economico. Il Sindaco non deve aspettare che la legge faccia il suo corso perché sa quali sono le necessità e le responsabilità politiche e gestionali e può già da subito affidare ad altre persone la dirigenza in tali settori.
Lasciare le cose così, anche se vi dovesse essere un proscioglimento o una assoluzione, sarebbe come se il Padre misericordioso della parabola del Figliol prodigo avesse ridato al figlio spendaccione la sacca piena di monete per continuare a sciupare tutti i suoi beni.