I “Pochi ma boni” fanno il pieno di applausi al Giugno Antoniano

“Sant’Antò, pensace tu”. Non poteva essere più appropriata la commedia scelta per essere rappresentata nel chiostro di San Francesco, in apertura dei festeggiamenti del Giugno Antoniano.

Il testo in vernacolo reatino scritto da Savino Pasquetti è stato portato in scena dal gruppo teatrale della parrocchia di Vazia “Pochi ma boni” nella serata di martedì 12 giugno, poche ore dopo l’esposizione della statua del Santo tanto venerato dalla città di Rieti.

Una formazione nata da poco e quasi per scherzo, supportata da subito da don Zdenek Kopriva che ha colto immediatamente l’occasione per creare occasioni di confronto e di divertimento in una comunità grande e variegata come quella in cui è stato chiamato a fare il parroco.

«All’inizio eravamo un po’ tentennanti – racconta il regista Roberto Brollo – poiché siamo un gruppo nato da solo un anno e la platea della prima serata dei festeggiamenti per il giugno antoniano è certamente ambiziosa. Ma poi ci siamo lanciati, e ora siamo molto felici del risultato e della tenacia che abbiamo dimostrato».

Dodici in tutto gli attori che hanno calcato il palcoscenico, più il regista, un tecnico luci, tre persone in aiuto per la scenografia raffigurante piazza San Francesco dipinta a mano con colori acrilici e tempere, e poi una presentatrice, le addette ai costumi e al trucco e tante altre maestranze che si sono prestate a realizzare lo spettacolo.

A rallegrare ulteriormente l’esilarante messa in scena di uno spaccato di reatinità antoniana degli anni ‘80 ci hanno pensato un coro e perfino la banda di Lisciano nella parte di se stessa. Molti i giovani di Vazia, Lisciano, Madonna del Passo e zone limitrofe che si sono impegnati nella recitazione e nel fondamentale aiuto del dietro le quinte per realizzare un momento di allegra condivisione trasversale e condiviso. E il pubblico ha gradito.