Fim Cisl su vertenza Micron: preoccupati dalla tenuta occupazionale

«L’ incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo Economico ha avuto un carattere interlocutorio, sono infatti emerse poche e parziali notizie sulle caratteristiche del progetto di cessione del sito marsicano, mentre mancano gli elementi fondamentali per potere esprimere un giudizio, sia sul piano finanziario che lo sosterrebbe, sia sul piano industriale e sull’eventuale soggetto e partner fondamentale dell’operazione. A nostro avviso è necessario approfondire l’ipotesi di cessione oggi allo studio e che il Ministero si è impegnato a sostenere e verificare, nel contempo riteniamo l’impegno dichiarato da parte dell’azienda a non procedere a licenziamenti e a trovare soluzioni che proteggano l’ occupazione. Siamo comunque preoccupati, che ad oggi, su questa vertenza esista un’ unica ipotesi di soluzione sulla quale lavorare e che Micron abbia confermato la volontà di dismettere il sito avezzanese confermando le eccedenze occupazionali rispetto agli attuali volumi produttivi relativamente alle quali le soluzioni, per tutelare l’occupazione come detto, sono tutte da ricercare».

È quanto dichiara la Segretaria nazionale FIM CISL Anna Trovò attorno alla delicata situazione dello stabilimento Micron di Avezzano.

All’ incontro hanno partecipato le Organizzazioni Sindacali, le Istituzioni locali, la Regione Abruzzo, la Provincia di L’Aquila e i Comuni del comprensorio marsicano, «accorsi a Roma – spiega Anno Trovò – allarmati e consapevoli del grave rischio che incombe sull’ occupazione e sull’ economia del territorio se non verranno trovate soluzioni industriali idonee. Il Mi.SE sollecitato dai partecipanti, ha deciso a valle dell’incontro odierno di convocare un tavolo di settore, riconvocando un nuovo incontro sulla vertenza Micron da tenersi nel mese di febbraio».