Caro Assessore, sono il segretario dell’Age ma Le scrivo a titolo personale, come Lei ha fatto sopra con la presidente Stefania Saccone (perché certo le Sue affermazioni non possono essere scambiate per un comunicato ‘istituzionale’).
La ringrazio intanto per aver dato la giusta e meritata pubblicità alla nostra presenza sul territorio reatino. Non capisco però perché Ella voglia a suo dire passare per una vittima, sostenendo che sia ingiusto che un’associazione genitori come l’Age – che ha 45 anni di storia di rappresentanza dei genitori con sedi in tutta Italia – si sia permessa di farle presente che Lei ha messo per strada 3 lavoratrici che hanno altrettante famiglie, non solo senza motivo, ma addirittura per un errore del Suo assessorato, oggi riconosciuto da tutti, incluse ovviamente le associazioni di volontariato e ovviamente il sindacato.
Siccome Age ha chiesto a Lei (e a chi altro?) le ragioni di questo fatto grave che compromette la vita propria e familiare di tre oneste professioniste e dato che Lei, in tutti questi mesi, non ha mai sentito la necessità di convocare l’associazione per un chiarimento e per ripristinare immediatamente il diritto lavorativo delle persone da noi tutelate, ci stupisce davvero che Lei scenda così in basso da fare rilievi personali privati da un pulpito che Lei non si è guadagnato, perché Lei non è stata eletta da nessuno all’incarico che ricopre, ma è stata semplicemente nominata a quel posto dalla politica che tira i sassi ma nasconde la mano, cioè mette Lei al posto che dovrebbero occupare loro, ma che si guardano bene dal fare.
Sarà poi alla presidente Saccone chiederLe ragione delle cose non vere che ha scritto, dato che Lei stessa non potrà mai dimostrare che la presidente Age abbia parlato a nome delle famiglie dei pazienti del Rigliani, ne che abbia mai avuto alcun incarico politico, perché queste cose non sono mai successe. Tuttavia sembra che in tutta Rieti ci sia rimasta solo Lei a non sapere che in questo caso le famiglie che interessano all’Age sono quelle degli operatori sociali, che da 4 mesi vivono senza lo stipendio, per una Sua precisa responsabilità. Ce lo consente? È Lei la vittima? E secondo Lei, basta così poco per fare politica? Siamo seri.
Quello che serve è quanto abbiamo chiesto, cioè che oltre alla riassunzione immediata delle lavoratrici, si faccia anche un disciplinare chiaro e trasparente dei doveri e diritti, ruoli e procedure di tutti gli attori della filiera del sociale, per evitare queste spiacevoli situazioni, così come si è tentato con il consiglio regionale passato e come si tenterà di fare con questo nuovo.
E comunque, grazie ancora per l’immeritata pubblicità che ha voluto riservare alla nostra onorevole azione di solidarietà nei confronti dei più deboli (che non sono sul pulpito come Lei, ovviamente), anche se Age non ha proprio alcun bisogno della Sua attenzione, ma le lavoratrici del Rigliani si, eccome!
Quindi, invece di fare proclami vittimistici, risolva finalmente il problema a Lei ampiamente segnalato, che ci leva un pensiero anche a noi. A meno che Lei non pensi davvero che il problema delle persone che da mesi assediano il Suo assessorato – protetto dalla forza pubblica – sia la presidente dell’Age Stefania Saccone!
Lei non si deve ‘offendere’ o sorprendere se chiediamo le Sue dimissioni, non ne faccia un caso personale, per favore: per quanto detto, è ovvio che da parte nostra è e resta un atto dovuto.