Ed ora al lavoro

La vittoria del candidato Petrangeli alle elezioni comunali potrà rappresentare il punto di rottura con la politica posta in essere fino ad oggi.

È l’augurio che si fanno un po’ tutti. Non solo gli elettori di Simone, ma anche chi, pur non avendolo votato, spera in una nuova fase politica che ci possa accompagnare verso un modo migliore di vivere ed intendere la città.

Certo, già con l’età, il neo Sindaco segna una conquista importante. Specie agli occhi di chi vedeva la disputa polita relegata ad un manipolo di anziani, figli della contrapposizione della guerra fredda e riciclati nelle nuove formazioni politiche, una volta venuta meno la disputa tra i due blocchi.

La campagna elettorale che ha preceduto l’elezione si è basata, in maniera quasi uniforme, su due argomenti principali: la ripresa economica attraverso lo sfruttamento delle ricchezze locali e la discontinuità con il modo di interpretare l’amministrazione posto in essere fino ad oggi.

Tutti i sette canditati si proponevano di rappresentare quanto di nuovo potesse offrire il panorama reatino, facendo intendere che con loro si sarebbe respirata una aria diversa.

Sentire continuamente parlare di cambiamento, novità, innovazione, ha acceso, negli animi dei cittadini reatini, la speranza che si possa ottenere qualcosa di meglio dalla politica e dall’amministrazione, e che magari da questo possa nascere una concreta risposta ai problemi della quotidianità.

La storia è piena di annunci e promesse elettorali prontamente disattese. Magari, anche in questo caso, non tutti i punti programmatici potranno trovar seguito amministrativo, soprattutto perché dovranno scontrarsi con esigenze di bilancio che ne impediranno la realizzazione.

Però un errore sarebbe imperdonabile. Abbandonare lo spirito di condivisione che ha caratterizzato la campagna elettorale, specie del candidato Petrangeli.

Sarebbe incomprensibile agli occhi della gente se il neo-sindaco si barricasse dietro le mura del Palazzo di città invece di continuare a relazionarsi con i cittadini e insieme a loro discutere i problemi , trovare soluzioni e prendere decisioni.

Certi dell’intelligenza, delle capacità, del modo di essere di Simone confidiamo pienamente in Lui e con il cuore carico di speranze gli auguriamo “buon lavoro”. Anche perché dal suo lavoro, dovremo trarre beneficio noi e soprattutto i nostri figli.