«Se da Dio accettiamo il bene, perché non dobbiamo accettare il male?». Lo ripeteva sempre don Angel Jiménez Bello, e lo ha ripetuto fino all’ultimo giorno, affrontando la sua devastante malattia con un coraggio che ha lasciato tutti senza parole.
Il sacerdote peruviano, parroco di Amatrice dal settembre 2018, si è spento nel pomeriggio di ieri a soli 35 anni in una clinica di Roma, assistito dai confratelli dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia.
Non si è mai arreso don Angel, non ha mai spento il suo sorriso e la sua ironia tutta sudamericana, continuando ad «avere pazienza senza mai mollare». Dal letto dell’ospedale San Camillo Forlanini, tra una dolorosa terapia e l’altra, arrivavano ogni giorno i suoi “buenos días” accompagnati dalle emoticon divertite, perché «bisogna tenere alto il buonumore, per aiutare il fisico, perché si riprenda presto».
Don Angel ha studiato e monitorato la sua parrocchia fino all’ultimo, meditando di tornare presto nel paese minato dal terremoto in cui era stato chiamato a prestare servizio pastorale, e appena possibile nel suo amatissimo Perù, dove lascia i genitori e sette fratelli maggiori.
Durante la lunga e difficile degenza, don Angel è stato felice di aver potuto celebrare in Quaresima la Santa Messa in ospedale, utilizzando un altare di fortuna. Felice di ricevere visite, di ascoltare una bella canzone, di leggere un bel libro. Felice di mangiare il gelato al caffè che tanto gli piaceva, di assaporare una fresca arancia. Felice di ascoltare i racconti di ciò che accadeva fuori oltre il vetro della sua finestra. E la domenica lo era ancor di più, perché «è domenica, e quindi sto bene».
Una felicità scovata con la forza della fede nel marasma della grande sofferenza e nella consapevolezza di una malattia lunga e dolorosa: una felicità che è stata la più grande lezione che si potesse ricevere.
Il vescovo Domenico, i sacerdoti e i dipendenti e collaboratori della curia di Rieti si stringono nella preghiera e nel cordoglio per la prematura scomparsa di don Angel.
Le esequie del sacerdote saranno celebrate dal vescovo Domenico domani venerdì 10 maggio alle ore 16 presso il Palazzetto dello Sport di Amatrice.