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“Dona un farmaco”: le Farmacie ASM1 e ASM 2 aderiscono alla campagna nazionale di raccolta del farmaco

Ci si potrà recare per acquistare un farmaco da donare dalle 8.30 alle 20. Sabato 8 febbraio i volontari affiancheranno i farmacisti nell’accogliere i clienti e spiegare le finalità dell’iniziativa organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus

È in corso di svolgimento, la 20ma giornata nazionale di ‘Raccolta del Farmaco’, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus.

Fino al 10 febbraio si potranno acquistare e donare farmaci da automedicazione e tutti quelli per i quali non occorre la prescrizione medica, destinati a chi vive ai limiti della sussistenza. Asm per il terzo anno consecutivo aderisce all’iniziativa.

Ci si potrà recare per acquistare un farmaco da donare presso le farmacie ASM 1 e ASM 2 dalle 8.30 alle 20. Il giorno 8 febbraio i volontari affiancheranno i farmacisti nell’accogliere i clienti e spiegare le finalità dell’iniziativa.

I farmaci raccolti verranno consegnati, per la successiva distribuzione, al Centro Sanitario Diocesano. Si ricorda che presso gli studi medici del Centro Sanitario Diocesano, sito in Piazza San Rufo, si effettuano, gratuitamente, visite mediche specialistiche a persone in condizioni di indigenza.

«Ringraziamo tutti i nostri farmacisti, i volontari del banco farmaceutico e i cittadini che vorranno concorrere alla buona riuscita dell’iniziativa», dichiara il presidente dell’Asm Vincenzo Regnini. «Asm non poteva sottrarsi dall’aderire a questa campagna promossa dalla Fondazione Banco Farmaceutico, che, siamo certi, contribuirà a fare fronte al bisogno di accesso alle cure delle persone che non riescono a affrontare autonomamente le spese riguardanti la propria salute».

La decisione di non limitare a una sola giornata l’attività di raccolta dei farmaci, deriva soprattutto dalla necessità di rispondere in maniera più efficace al fabbisogno espresso dagli enti. Nella scorsa edizione, infatti, nonostante l’ottimo risultato (421.904 confezioni di farmaci raccolte in tutta Italia) è stato possibile soddisfare solamente il 40,5% delle richieste.