Migrantes

Dentro la realtà attraverso i dati. Presentato il Rapporto immigrazione 2025

Il 10 dicembre 2025, nella Sala Consiliare del Comune di Rieti, è stata presentata l’edizione 2025 del Rapporto Immigrazione, frutto della collaborazione tra Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes

Il 10 dicembre 2025, nella Sala Consiliare del Comune di Rieti, è stata presentata l’edizione 2025 del Rapporto Immigrazione, frutto della collaborazione tra Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes. Aperto a ricercatori, operatori sociali e pastorali, decisori pubblici, studenti e cittadini interessati, l’evento è stato promosso dall’Ufficio Migrantes e dalla Caritas della diocesi di Rieti, con il patrocinio del Comune di Rieti e il sostegno del progetto Sai del Comune di Rieti gestito da Il Samaritano Odv. La presentzione ha offerto una panoramica approfondita sulle dinamiche della mobilità, con un focus particolare sulla realtà giovanile e sulle loro implicazioni per l’Italia.

Nell’introdurre l’iniziativa, Mons. Pierpaolo Felicolo, Segretario Generale della Fondazione Migrantes, ha sottolineato il ruolo della fede nella narrazione delle esperienze migratorie e la necessità di una risposta pastorale integrata, che tenga conto della varietà di esperienze dell’umanità in movimento.

Simone Varisco, curatore del rapporto, il compito di introdurre i contenuti dell’edizione, illustrando le metodologie di ricerca adottate e le fonti di dati nazionali e internazionali. Si è entrati così in profondità nei temi del rapporto. Parlando di mobilità giovanile e identità, il testo evidenzia come i giovani migranti stiano ridefinendo le categorie tradizionali “nativi/stranieri”, creando nuove forme di autorappresentazione personale, familiare e sociale.

È stato quindi affrontato il tema della partecipazione formativa e lavorativa, con i dati che mostrano nodi irrisolti relativi all’accesso completo a percorsi educativi e occupazionali: pur aumentando la presenza di studenti con cittadinanza non italiana (oltre 900 000 alunni, più dell’11 % della popolazione scolastica), persistono disparità nella scelta dei percorsi di studio e nelle opportunità di inserimento lavorativo.

Ciò nonostante, la mobilità globale genera benefici economici e culturali. Ma affinché alcuni fenomeni possano dispiegare il loro potenziale positivo, occorrono politiche capaci di trasformare le migrazioni in circolazione di talenti, valorizzando le competenze dei giovani migranti.

Non è mancata all’analisi un momento dedicato al ruolo della fede: il rapporto mette in luce il contributo spesso sottovalutato delle realtà religiose nella promozione dell’accoglienza, del dialogo interculturale e del sostegno psicologico.

A fianco a questo, nel Rapporto vengono avanzate raccomandazioni per le istituzioni pubbliche e private, mirate a garantire una piena partecipazione dei giovani migranti nella vita sociale, educativa e produttiva del Paese.

Il XXXIV Rapporto Immigrazione è infatti concepito come una “bussola critica” per chi opera nei settori della ricerca, dell’assistenza sociale, della pastorale e della politica. Offre dati, testimonianze di vita e analisi di tendenze nazionali e internazionali, con l’intento di supportare decisioni informate e strategie inclusive.

Ad arricchire i contenuti, i due interventi del Prefetto Pinuccia Niglio e dell’assessore ai Servizi sociali del Comune di Rieti Giovanna Palomba, che hanno integrato la presentazione con testimonianze specifiche del territorio evidenziando punti di forza e difficoltà.

In conclusione, il vescovo Vito Piccinonna ha guardato con gratitudine alla presentazione e al Rapporto come ad una occasione per affrontare un tema spinoso da un punto di vista razionale, scientifico, prezioso per confrontare le percezioni e le narrative a dati di realtà. Una realtà – ha spiegato – che non va certamente edulcorata, ma letta nella sua complessità.

Dagli organizzatori un particolare ringraziamento al Comune di Rieti per la disponibilità della Sala Consiliare, a tutti i relatori per il loro contributo, e a tutti i partecipanti per l’interesse dimostrato verso una tematica cruciale per il futuro dell’Italia.