Domenica 1 dicembre, “Santa Barbara nel Mondo” ha postato lo sguardo sui martiri di mafia. La manifestazione dedicata alla Patrona di Rieti, infatti, dopo aver ricordato nella giornata di sabato Don Pino Puglisi, ha acceso un faro sulla figura del magistrato Rocco Chinnici, inaugurando alla sua memoria, per la sua vita spesa al servizio dello Stato, della giustizia e delle istituzioni, la “Sala colloqui Avvocati e Magistrati” della Casa Circondariale di Rieti.
Chinnici fu ucciso il 29 luglio 1983 con una Fiat 127 imbottita di esplosivo davanti alla sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo, all’età di cinquantotto anni. Accanto al suo corpo giacevano altre tre vittime raggiunte in pieno dall’esplosione: il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della scorta del magistrato, e il portiere dello stabile di via Pipitone Federico, Stefano Li Sacchi. Chinnici partecipò, in qualità di relatore, a molti congressi e convegni giuridici e socio-culturali, e credeva nel coinvolgimento dei giovani nella lotta contro la mafia, recandosi nelle scuole per parlare agli studenti della mafia e del pericolo della droga.
Alla cerimonia sono stati presenti Caterina Chinnici, Capo del Dipartimento Minorile del Ministero di Grazia e Giustizia, figlia del Magistrato; Giovanni Tamburino, Capo del Dipartimento del Ministero di Grazia e Giustizia e Maurizio Artale, Presidente della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia della Sicilia.
Foto di Massimo Renzi.