Nella giornata di oggi Conforama ha consegnato a 12 lavoratori la lettera di messa in mobilità.
Ieri, i dirigenti della multinazionale franco–sudafricana, nel corso dell’incontro convocato dal presidente della Provincia, non si erano mosse dalla posizione assunta dicendo no a qualsiasi proposta tesa a trovare una soluzione che escludesse i licenziamenti. Come noto, la Conforama ha mandato a vuoto ogni proposta avanzata sia dal sindacato che dal ministero durante la fase prevista dalla legge per evitare i licenziamenti.
Le organizzazioni sindacali, giudicano la posizione di Conforama una «arrogante, immotivata e irragionevole»: la controproposta sindacale di ridistribuire la diminuzione di lavoro fra tutti i lavoratori senza licenziare nessuno, attraverso lo strumento dei Contratti di Solidarietà, sarebbe infatti stata a costo zero per l’azienda.
Per tanto, la Filcams Cgil e la Uiltucs Uil, ribadiscono la «volontà di proseguire nelle azioni di lotta di tutti i lavoratori (compresi quelli non toccati dai licenziamenti, ma che vedono un futuro assai nero stante l’immobilismo dell’azienda) e di coinvolgimento dell’opinione pubblica a difesa di un punto vendita storico e ancora in grado di attirare economia sul territorio».
Per concertare le iniziative necessarie è stata indetta una assemblea generale di tutti i lavoratori per lunedì 15 ottobre.
Inoltre – spiegano Enrico Turchi (Filcams Cgil) e Pietro Feliciangeli (Uiltucs Uil) – le organizzazioni sindacali garantiranno altresì ai lavoratori messi in mobilità l’assistenza legale per impugnare i provvedimenti.
I sindacati continueranno inoltre a chiedere alle Istituzioni del territorio e in particolare ai sindaci di Rieti e di Cittaducale «l’impegno a vincolare in qualsiasi modo la Conforama al rispetto del territorio ove opera e al rispetto delle responsabilità sociali dell’impresa stessa».