Colombia: frana su Moncloa, sale bilancio delle vittime. Chiesa in prima linea per gli aiuti

È salito a 254 il numero delle vittime a Moncloa, in Colombia, tra cui 62 minori. Sabato la città (circa 40mila abitanti nel dipartimento del Putumayo, nel sud del Paese) è stata sommersa da una frana di fango e detriti che si è scatenata per il maltempo e per l’esondazione dei tre fiumi che scorrono nei pressi della città.

Un tragico bilancio, destinato ad aggravarsi, dato che si parla ancora di un centinaio di dispersi. Centinaia le persone ferite, decine le abitazioni completamente distrutte. Il Presidente della Repubblica Juan Manuel Santos si è recato sul luogo del disastro, dove si stanno organizzando i primi aiuti alla popolazione coinvolta, in uno scenario apocalittico.

“Ci troviamo in una situazione molto difficile e caotica”, ha affermato il vescovo di Moncoa, mons. Luis Albeiro Maldonado Monsalve, che ha rivolto un pressante appello perché la popolazione venga aiutata, soprattutto con l’invio di acqua, alimenti, coperte. Subito la diocesi di Moncoa ha dato vita ad un Comitato diocesano e a dei Comitati nelle varie foranie, che avranno il compito di stare accanto alla popolazione colpita. Raccolte sono state già avviate in varie zone del Paese.

Sulla tragedia la Conferenza episcopale colombiana (Cem) è intervenuta con una nota firmata dal segretario generale, mons. Elkin Fernando Álvarez, vescovo ausiliare di Medellín, nella quale si offre la propria preghiera e la propria vicinanza alle popolazioni colpite, alle vittime e ai loro familiari. “Invitiamo al tempo stesso – si legge nel comunicato della Cem – le comunità ecclesiali e le persone e le istituzioni di buona volontà a mettere in atto iniziative per aiutare in modo efficace il superamento di questa emergenza e il processo di ricostruzione”.