Cardinale Bagnasco: il vescovo è “fiamma d’amore” e “annunciatore del futuro”

“Per i confratelli nel sacerdozio, noi vescovi dobbiamo essere come dei ceri accesi la cui vita si esprime in una fiamma d’amore certi che è questo il modo più efficace per aiutarli e sostenerli”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nell’omelia pronunciata ieri pomeriggio nella cattedrale di San Lorenzo in occasione della consacrazione episcopale di monsignor Nicolò Anselmi, nominato vicario generale della diocesi. Il vescovo, ha proseguito il card. Bagnasco, è “annunciatore vivo del futuro in un mondo che sembra aver perso la sua storia e il suo domani, teso solo alla conquista del successo presente”. “La Chiesa – ha detto il card. Bagnasco – non ti garantisce la tranquillità ma, forte della voce di Cristo, ti dice ‘non temere’. Dio non è morto, Dio è più sfolgorante che mai sul cielo nuvoloso del nostro tempo, e l’uomo resta il miglior alleato del Vangelo, assetato com’è di felicità e di amore”. In precedenza aveva invitato il novello vescovo a “non temere di salire sui tetti della nostra città e di annunciare Cristo” perché “tutto è in lui e tutto è per lui”.

Infine, il cardinale ha aggiunto: “Intraprendi questa nuova tappa della strada di Dio con la lampada in mano: è la lampada della tua fede. Alimentala con l’olio della preghiera e dell’Eucarestia, dell’umiltà e del Vangelo: nei momenti di fatica e solitudine, di possibile incomprensione e prova, illuminerà il cammino un passo per volta e tu, apostolo e pellegrino, starai nella pace sapendo che non c’è fecondità senza sofferenza”. Al termine della celebrazione, mons. Anselmi ha espresso “gratitudine, stupore, responsabilità”. “Il compito che mi affida la Chiesa – ha aggiunto – è piuttosto chiaro: aiutare il cardinale, essere unito a Lui, avere un cuore solo e un’anima sola con lui, nella carità. Un secondo compito, che forse è il primo, che sento fortemente nel cuore è quello di realizzare il desiderio di Gesù, stare con lui”. Ha quindi elevato una preghiera a Dio “per intercessione della Beata Vergine Maria Regina di Genova, per la nostra diocesi, per le diocesi liguri, per le diocesi di tutto il mondo: il dono di vocazioni al sacerdozio”. Infine, mons. Anselmi ha ricordato le tante situazioni di conflitto nel mondo: “Non possiamo dimenticare i cristiani perseguitati, la tragedia che si sta consumando in Siria, in Iraq, in Giordania, la follia del terrorismo, la guerra in Ucraina, la violenza sui bambini, sulle donne, la tratta di persone umane, i problemi della nostra città, le famiglie bisognose, la disoccupazione”.