Calcio malato: ci vorrebbe un pallone quadrato!

S-coppia Italia. Questo è il titolo che suggerirebbe la partita di sabato scorso. Quarantacinque minuti di caos e sconcerto in cui gli ultras tengono in scacco uno stadio intero e scontri sulle strade di Roma degne di una guerra civile. Per non parlare dei colpi di pistola esplosi da un ultra romanista, già noto alle cronache giudiziarie, che feriscono gravemente un tifoso napoletano. In una vicenda ancora da chiarire.

E il giorno dopo esplodono anche le polemiche. Politici, giornalisti e un po’ tutti riversano fiumi di critiche e sdegno sulla serata dell’Olimpico. E tutti sanno esattamente che cosa fare.

Anche noi allora ci sentiamo in diritto di sparlare. Innanzitutto dicendo che nessuno nel mondo del calcio si deve sentire innocente. Un problema decennale non può essere responsabilità di qualche piccolo delinquente o di dettagli legislativi. Crediamo invece che era ed è il momento di fare come fanno in altri paesi che questo problema lo hanno già risolto.

Ci sarebbe in verità una soluzione “geometrica”. Sostituire la sfera con un cubo di cuoio. Le goffe e ridicole performance che ne risulterebbero svuoterebbero ordinatamente gli stadi e sciogliendo qualunque tifoseria per quanto agguerrita. Niente pubblicità né tv a pagamento o calciatori milionari. Se non è possibile un calcio sicuro, meglio un calcio brutto.

di Caterina D’Ippoliti e Samuele Paolucci