Sul trasferimento ad altro incarico di un Dirigente Sindacale della Uil Trasporti di Rieti, Rsu presso l’azienda Asm di Rieti, avvenuto violando ogni normativa e a seguito dell’incontro avuto in data odierna con l’avvocato dell’azienda di fronte alla Direzione Territoriale per il Lavoro, è intervenuto il Segretario Generale della categoria Sandro De Luca.
«L’atteggiamento adottato dall’azienda Asm assume sempre di più i contorni di una vera e propria ritorsione. Nonostante la nostra richiesta di incontrare il Direttore non appena appreso della nota del 30 maggio, con la quale si informava il nostro iscritto, nonché Rsu aziendale, del trasferimento ad altra mansione per “esigenze organizzative dell’azienda”, da Asm nessuna comunicazione ne incontro è stato concesso e si è proceduto allo spostamento con un atteggiamento che riteniamo del tutto antisindacale e lesivo anche di situazioni soggettive inerenti al rapporto di lavoro».
«L’azienda, infatti, così come previsto dall’articolo 37 del CCNL e dall’articolo 22 della Legge 300 – spiega De Luca – prima di procedere allo spostamento avrebbe dovuto provvedere a comunicarlo, con un preavviso di almeno 30 giorni tanto all’operaio quanto all’organizzazione di categoria di riferimento; inoltre, il trasferimento poteva essere disposto solo dopo aver ricevuto il nulla osta da parte dell’Organizzazione Sindacale di riferimento».
«Non siamo noi, ma la legge, a prevedere tutto questo» sottolinea il sindacalista: «Si tratta di un atteggiamento aberrante e, tutto ciò, è evidente, per la mancata firma della nostra organizzazione sindacale allo pseudo verbale sottoposto ai nostri Rappresentanti lo scorso 26 maggio. È a seguito di quel rifiuto, infatti, che il dipendente, in data 30 maggio, ha ricevuto la comunicazione del trasferimento a far data dal 2 giugno. Naturalmente continueremo la nostra battaglia a difesa dei diritti del nostro Rappresentante come di ogni altro dipendente contro questa forma vessatoria di gestire un’Azienda”,se servirà ricorreremo anche all’articolo 28, visto che anche questo è stato palesemente violato».
Le parti torneranno ad incontrarsi il prossimo lunedì 23 giugno 2014 ancora di fronte alla Direzione Territoriale per il Lavoro.