Alex Zanotelli: nuovo libro nel 50° dell’ordinazione sacerdotale

È un invito alla radicalità cristiana in tempi difficili quello che padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, lancia nel suo nuovo libro Il Dio che si svuota. Filippesi: una comunità alternativa all’Impero (Editrice Missionaria Italiana, pp. 64, euro 7,00, in libreria da sabato 28 giugno). In questo breve ma denso saggio p. Zanotelli attualizza il messaggio della Lettera ai Filippesi di san Paolo, svelandone il suo nucleo più originario e originale.

Basandosi sui nuovi studi biblici e le recenti scoperte archeologiche (l’indagine che va sotto il nome di «nuova prospettiva» e che ha nel biblista anglicano Nicholas Thomas Wright uno dei suoi nomi di punta), padre Zanotelli indaga il senso nascosto di Filippesi: «Paolo detta una lettera in codice, non potendola scrivere in quanto legato a un soldato».

Quale è il centro fondamentale della Lettera ai Filippesi e di rimando del cristianesimo secondo Paolo? Per Zanotelli il clou è nel messaggio di svuotamento rispetto all’ethos imperial-romano che rischiava di sedurre i cristiani di Filippi, una visione di vita basata sulla forza, sulla potenza, sul dominio. Mentre invece Paolo annuncia di aver «abdicato alla sua posizione sciale e ai suoi privilegi» e incoraggia i Filippesi a imitarlo per seguire il Gesù che si è fatto uccidere per la giustizia.

Ecco dunque la missione di Paolo (e di rimando della Chiesa di oggi) secondo il missionario comboniano, ieri impegnato nelle baraccopoli di Nairobi, oggi nel quartiere Sanità di Napoli: «Paolo fondava comunità che erano alternative al sistema imperial-romano a livello economico, politico, sociale, culturale e antropologico. Oggi la grande sfida della missione è vissuta dentro il più grande impero della storia, un impero mondiale: l’impero del denaro. Questa sfida sarà vinta se la missione imparerà la strada del “Dio kenotico” e del “Gesù kenotico”, delle piccole comunità alternative all’Impero, e dell’impegno per la giustizia, pace e integrità del creato».