Le campane recuperate dalle macerie tornano a suonare per la messa di Pasqua ad Amatrice

La messa Pasquale di Amatrice, celebrata all’aperto e presieduta dal vescovo Domenico Pompili si è conclusa con la benedizione delle campane recuperate tra le macerie e posizionate in una struttura provvisoria di metallo

Tanta partecipazione alla Messa di Pasqua presieduta dal vescovo Domenico ad Amatrice. Una liturgia dal forte sapore simbolico, durante la quale sono state 5 campane recuperate tra le macerie del sisma ad annunciare la risurrezione del Signore.

Una fede «che ci sfida a guardare le cose in modo diverso: non semplicemente in modo superficiale, ma con quella profondità che c’è necessaria per scoprire, insieme a Maria di Magdala, che anche se la vita si intreccia alla morte», non spetta a questa «l’ultima parola».

Vivere la Pasqua, infatti, vuol dire guardare il mondo a partire dalla risurrezione. Uno sguardo che il vescovo Domenico ha augurato a tutti, e specialmente ai figli delle terre tramortite dal 24 agosto in poi, che tuttora vivono angosce e disagi. Ma per risollevarsi è bene «evitare di rassegnarsi a ciò che cade ai nostri occhi, cercando invece di trovare la forza a partire della fede cristiana, che fonda nella risurrezione la sua spiegazione».

Foto di Daniela Rusnac

One thought on “Le campane recuperate dalle macerie tornano a suonare per la messa di Pasqua ad Amatrice”

  1. maria laura petrongari

    Campane.Anche a festa. Svegliarsi anzi risvegliarsi dal sonno.Allertarsi per un incipiente timore. La voce della campana che desta.Sempre e suscita attenzione.In alto è sempre posta la campana perchè visibile ed a tutti udibile distendendosi nelle lontananze il suo suono quasi ad iniziare un dialogo per la comunità e con la comunità.La campana amica nei tempi. Facciamo sì che non solo di un reperto storico si tratti ma come ben detto, di una voce.Penso all’annuncio di una bellezza che ha da venire e sbocciare al mondo per tutti come l’annuncio di Resurrezione da parte di nostro Signore che è promessa di vita eterna per tutta l’umanità.Oranti e benedicenti restiamo dunque con l’orecchio sensibile dell’animo e con cuore aperto, pronti a cogliere la Parola del Cristo Risorto il quale è sempre tra noi e lo sarà per accompagnarci e sostenerci fino alla fine del tempo come promesso. Buona e feconda Santa Pasqua a tutti gli abitanti ed i cooperatori del nostro cratere reatino.Perchè Pasqua di Resurrezione si celebra ogni istante se i nostri cuori sono sinceri e santificati.
    Maria Laura Petrongari

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