Ricostruzione

Non si fermano gli interventi di messa in sicurezza delle chiese colpite dal terremoto

La “macchina” delle messe in sicurezza, dopo il fatidico 24 agosto 2016, non si è mai arrestata. Gli interventi di salvaguardia degli edifici di culto lesionati dal terremoto indicano la loro importanza come beni culturali e testimoniano la volontà e l’interesse di recuperare, ove sia possibile, ciò che per molti resta un simbolo di unità in luoghi in cui tutto è stato disgregato dalla forza del sisma

La “macchina” delle messe in sicurezza, dopo il fatidico 24 agosto 2016, non si è mai arrestata. Gli interventi di salvaguardia degli edifici di culto lesionati dal terremoto indicano la loro importanza come beni culturali e testimoniano la volontà e l’interesse di recuperare, ove sia possibile, ciò che per molti resta un simbolo di unità in luoghi in cui tutto è stato disgregato dalla forza del sisma. Un impegno evidente nei numerosi interventi realizzati dall’Ufficio Tecnico della nostra diocesi già nel 2017, come è per la chiesa della Madonna dell’Assunta in Scai, frazione di Amatrice, per la chiesa di San Felice e per la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio in Posta, riaperta anche al culto, per la chiesa di San Giovenale in Roccasalli, frazione di Accumoli, e per la chiesa di San Biagio in Poggio Perugino.

La chiesa della Madonna dell’Assunta in Scai, dopo l’evento sismico, presentava molteplici criticità. Le più evidenti erano il distaccamento del timpano sommitale della facciata principale e le lesioni passanti nelle murature perimetrali; qui l’intervento ha previsto lo smontaggio e la demolizione controllata del timpano e opere di sostegno delle murature della facciate e del campanile mediante un sistema di ponteggi ancorati opportunamente alla struttura portante.

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Anche per la chiesa di San Felice in Posta è stato realizzato un sistema a sostegno della facciata in grado di rispondere al suo possibile ribaltamento, così come per il campanile, sul quale si osservavano segni di cedimento.

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Sempre a Posta, è stato importante l’intervento eseguito sulla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio che, una volta concluso, ha permesso la sua riapertura con ripresa delle attività di culto.

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La messa in sicurezza del manto di copertura e della navata interna, mediante un’apposita rete di protezione che evita la caduta dall’alto di eventuali pianelle o coppi all’esterno, è stata realizzata per la Chiesa di San Biagio in Poggio Perugino. Anche il campanile è stato oggetto di opere provvisionali: per far fronte al suo dissesto è stato progettato un sistema di cerchiatura dei maschi murari al fine di garantire la stabilità dei suoi quattro archi.

L’intervento che è stato realizzato alla chiesa di San Giovenale in Roccasalli, invece, ha previsto la messa in sicurezza del campanile, che mostrava segni evidenti di estrema labilità, attraverso lo smontaggio controllato del manufatto in tutte le sue parti.

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Una serie di interventi che rappresentano solo una frazione di quello che la Diocesi, grazie alla sua squadra di tecnici, sta riuscendo a fare; le realtà da affrontare in questo ambito sono ancora molteplici e si sta lavorando per arrivare a far fronte ad ognuna di esse.