Visioni di san Francesco ad Amatrice. Dai frati un documentario girato con lo smartphone

Cosa direbbe san Francesco arrivando oggi ad Amatrice? Come vedrebbe le cose? E cosa gli chiederebbe la gente? È su questa ipotesi che fra Alberto e fra Raffaele, i cappuccini dell’«avamposto» di Sant’Angelo, hanno pensato di promuovere un lavoro teatrale su san Francesco per aggregare e coinvolgere le persone. Un modo originale di fare pastorale nel territorio terremotato che sta prendendo anche la forma di un cortometraggio. Le riprese vengono eseguite con il telefonino e con il montaggio prendono la forma di un piccolo documentario attraverso cui fissare lo spirito del momento. «Se viene san Francesco ad Amatrice, che gli dici?», chiede un operatore a un uomo sul trattore. «Di proteggermi le bestie», è la risposta. La stessa data da molti altri al principe Carlo, quasi a segnalare un dato economico e culturale su cui occorre evidentemente puntuare.