Verso l’Incontro Pastorale, il vescovo Domenico: «una Chiesa in uscita che non si ferma a rimpiangere il passato»

Il 12 luglio in San Domenico, durante la presentazione dell’Incontro pastorale di settembre, il vescovo Pompili ha insistito ampiamente sui tre verbi-guida dell’appuntamento, mutuati dall’insegnamento di papa Francesco: camminare, costruire, confessare.

«Camminare» è la precondizione ineludibile: «Quando ci fermiamo – ha ammonito il vescovo – la cosa non va». La Chiesa, ispirandosi al Vangelo che «è scrittura itinerante», deve camminare per essere «una Chiesa in uscita, una Chiesa che incontra, una Chiesa che non si ferma a rimpiangere il passato, ma che sa tracciare una via gioiosa anche su terreni difficili».

Solo se ci si muove si può concretamente costruire la Chiesa reatina di oggi: una Chiesa edificata con «pietre vive, unte dallo Spirito Santo». Servendosi di un simile materiale di pregio si potrà realmente erigere una Chiesa che riveli il suo volto autentico di «sposa di Cristo» e che poggi saldamente «su quella pietra angolare che è lo stesso Signore».

Ovviamente, si può camminare e costruire quanto si vuole, ma «se non si confessa Cristo, le cose non funzionano e la Chiesa diventa una Ong assistenziale, non la sposa del Signore».

Foto di Massimo Renzi.

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