I tre verbi dell’Incontro pastorale e la Madonna del Buon Consiglio

I tre verbi dell’Incontro pastorale si declinano nei tanti volti della Chiesa di Rieti. Come nel caso della Messa in onore della Madonna del Buon Consiglio a Fontefredda di Fiamignano. compresa nei festeggiamenti per Sant’Agabito

È stato anche nella “frazione fantasma” di Fontefredda, a Fiamignano, il vescovo Domenico. Lo scorso mercoledì, infatti, i fedeli della parrocchia di Sant’Agapito si sono stretti attorno al pastore per celebrare la Santa Messa in onore della Madonna del Buon Consiglio.

Un altro passaggio di quel Giubileo della feste patronali che vede mons. Pompili di casa nelle tante iniziative promosse dalle parrocchie sparse sul territorio diocesano. Ma anche un modo per esprimere quel “Camminare” annunciato tra i tre verbi chiave dell’Incontro pastorale dei prossimi 9, 10 e 11 settembre.

E le case abbandonate, a seguito di un sisma e di una frana, introducono bene anche al senso del secondo punto dell’appuntamento diocesano: quello del “Costruire”. Perché l’ultima famiglia ha lasciato Fontefredda nel 1964, ma dallo scorso agosto, sempre in occasione dei festeggiamenti per il patrono Sant’Agapito, la piccola cappella del paese ha goduto di una prima ripulitura. Una sistemazione che comprese il restauro dell’immagine in ceramica posta nel 1959 dalle missioni vincenziane.

Quest’anno sono state invece ripristinate le scale in pietra per dare accesso alla piccola cappella dedicata a San Vincenzo. Sono state recuperate le pietre esistenti, sopravvissute al terremoto del 1915, nel rispetto del luogo. Lavori portati avanti con la collaborazione e il contributo di tutti: del Comune e dei cittadini. Il prossimo obiettivo è di circondare il luogo di culto con un giardino all’inglese, ma il sogno è quello di una completa ricostruzione e restituzione al culto.

E qui si fa avanti il terzo verbo scelto per l’incontro di settembre: quel “Confessare” che si legge in questo ritrovarsi ogni anno davanti alla vecchia chiesa e all’immagine della Madonna. Un ritorno che segnala un punto di inizio, una radice viva, anche dove sembrano essere solo rovine.

Forse è proprio questo il “buon consiglio” della Madonna posta sulla strada dei padri vincenziani. Perché, ha ricordato don Domenico, «la Madonna è sempre sulla via del cammino, perennemente in viaggio». Dunque: «ritroviamo la strada non solo con nostalgia, ma con lo sguardo aperto al futuro». Una prospettiva possibile solo se si supera l’egoismo per farsi comunità. Infatti «la vita scorre nella misura in cui aiutiamo gli altri a crescere, guardando, come fa Dio, ai bisogni e non ai diritti di ognuno, con gratuità e libertà».