In “vacanza” ad Amatrice per aiutare la popolazione. L’iniziativa dei giovani di Pordenone

Faranno le “ferie” ad Amatrice una quindicina di giovani della diocesi di Concordia-Pordenone: volontariato puro, con tanto di spese a carico. Ma sarà un modo per aiutare quelle popolazioni a risollevarsi dopo il terremoto. Una “vacanza” di una settimana, dal 30 luglio al 5 agosto, organizzata da don Davide Brusadin, responsabile della Pastorale giovanile della diocesi.

Il tutto, in stretta collaborazione con la Caritas di Rieti, con l’idea di servire la popolazione al ritorno alla vita quotidiana: «accompagnare gli anziani, animare i bambini, servire a mensa. Dare una mano». Nulla di straordinario, tranne lo stare nel bel mezzo del disastro.

L’esperienza di questo particolare “campo estivo” è stata proposta ai giovani dai 18 anni in su con un tetto massimo di 15 persone. La “vacanza” costerà ai ragazzi sui 150 euro, ma può variare a seconda della sistemazione che verrà data. Nessun lusso in ogni caso: i volontari saranno ospitati dove possibile nelle strutture allestite attorno ai paesi terremotati. Sarà una vera e propria «esperienza sul campo».

«Proponiamo – dice il giovane sacerdote – una ricerca di esperienza di servizio tra le persone che ne hanno bisogno, che hanno perso tutto. Vi erano state, in passato, analoghe proposte avviate da singole parrocchie, come quella di Concordia Sagittaria con l’Emilia Romagna oppure i “gemellaggi”, come quello dell’istituto Vendramini con le comunità di Ascoli Piceno. Stavolta abbiamo voluto metterci in gioco come diocesi, cercando di riportare un po’ di normalità tra le popolazioni colpite dal sisma».

E i giovani della diocesi non partiranno per le zone terremotate da soli, ma con gli Alpini. La sede nazionale Ana ha infatti affidato alla sezione di Pordenone un cantiere a Campotosto, ovvero la realizzazione di una sala polivalente di quasi 300 metri quadrati. Diverse squadre si alterneranno nel cantiere proprio durante l’estate.