Dall’Unitalsi una abitazione in legno ad una famiglia di Amatrice. La consegna nel giorno della Madonna

«Non è facile per me descrivere questa giornata e la commozione provata durante il suo svolgimento». È il commento del diacono Nazzareno Iacopini, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, a margine dell’intenso evento dell’Unitalsi regionale nelle aree della diocesi di Rieti colpite dal terremoto, in coincidenza con il passaggio della statua dlla Madonna di Lourdes. «Sono stato colpito personalmente dal sisma – spiega Iacopini – e so cosa significa perdere la propria casa e perdere tutto. Mi sento coinvolto personalmente e vedere le facce e l’importante partecipazione della mia gente a quest’evento, mi ha reso orgoglioso di fare parte dell’Unitalsi, che ha dimostrato con il massimo impegno di sapere stare vicina quanti hanno avuto la sfortuna di essere così duramente colpiti»

«Mi sono commosso per tutto il tempo della celebrazione eucaristica ad Amatrice, presieduta dal nostro vescovo Domenico, con la concelebrazione del parroco di Amatrice, don Savino, dell’Assistente regionale ecclesiale don Gianni Toni, dell’assistente della Sottosezione dell’Unitalsi di Rieti don Franco Angelucci e di molti altri sacerdoti in servizio presso tutte le parrocchie delle zone terremotate» ha aggiunto il diacono, particolarmente toccato dalle parole di mons. Pompili: «Non siete qui semplicemente per attestare un gesto di vicinanza, né per compiere una passeggiata in montagna. Siete qui perché voi ve ne intendete di cosa vuol dire raddrizzare le righe storte. Perché voi non vi rassegnate alle storture dell’esistenza, ma fate del vostro servizio alle persone ciò che cambia i connotati alla realtà anche quando questo sembra difficile».

Ma a commuovere non sono state solo le parole, ma anche i gesti: «Toccante è stata la consegna delle chiavi di una casa in legno alla famiglia Perilli di Amatrice. Ci sono due bambini e credo che in assoluto la più emozionata di tutti fosse la nostra presidente regionale Preziosa Terrinoni, per essere riuscita insieme alle Sottosezioni Unitalsi del Lazio a realizzare concretamente il sogno di questa famiglia, offrendo un tetto ed anche una sicurezza. Un gesto concreto, vero e importante sotto ogni aspetto».