Un appello per i rifugiati nel villino in via Salaria

Superato il clamore per lo sgombero e l’immediata rioccupazione del villino in via Salaria, i rifugiati protagonisti della vicenda sono nuovamente caduti nel dimenticatoio.

Eppure sono sempre lì: abitano l’immobile in 15, talvolta in 18, senza acqua calda, senza riscaldamento, senza corrente elettrica. Hanno il bagno intasato.

L’hanno verificato il 15 dicembre il diacono Arnaldo Proietti – direttore dell’ufficio Migrantes diocesano – e don Valerio Shango – titolare di quello dedicato ai Problemi Sociali.

Il problema peggiore è il freddo. Privata delle utenze e piena di spifferi, la casa è una ghiacciaia. L’unico conforto è uno striminzito caminetto: impossibile scaldare gli ambienti, difficile lavarsi, difficoltoso cucinare qualcosa.

Queste persone fuggite dalla guerra e dalla persecuzione sono costrette in una situazione che ferisce la loro dignità e dovrebbe suscitare un sentimento di vergogna in ognuno.

Abbiamo documentato questa situazione per la prima volta lo scorso aprile. Da allora le cose solo peggiorate. Al di là dei buoni propositi, le istituzioni paiono disimpegnate, distratte, cronicamente prive di risorse e soluzioni.

L’Ufficio Migrantes, quello per i Problemi sociali e la redazione di «Frontiera» fanno un appello a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: occorre riallacciare le utenze di queste persone, fornire loro coperte e vestiti invernali, sistemare i servizi.

«Dobbiamo davvero fare qualcosa per loro – spiega Arnaldo Proietti – si trovano in una situazione critica, di abbandono totale. Andiamo verso il Natale. Che senso ha la nascita di Gesù se non contribuiamo come possiamo a far nascere un mondo migliore, se non solleviamo i fratelli dalla miseria?».

Chi sente di dover allungare la mano verso queste persone – vittime di quella speculazione dell’uomo sull’uomo che tanto spazio ha occupato nelle cronache recenti – può rivolgersi all’Ufficio Diocesano Migrantes, presso la Curia vescovile in via Cintia 83, oppure chiamare direttamente il diacono Arnaldo Proietti al numero 329 6326190.