Trasporti regionali, i sindacati: blocchiamo insieme i progetti sciagurati

Le Organizzazioni Sindacali territoriali di Rieti, unitamente alle RSU del deposito Cotral capoluogo di provincia, portano a conoscenza le istituzioni locali, cittadini ed utenti dell’intenzione della Regione Lazio di interrompere il collegamento bus Rieti/Roma presso la stazione FFSS di Fara in Sabina in talune fasce orarie ad oggi imprecisate in maniera ufficiale.

«Questo è stato annunciato nel corso della riunione del 15 settembre presso l’assessorato competente alla Regione Lazio, a cui seguirà nel breve la presentazione del relativo progetto» spiegano dai sindacati in una nota che aggiunge: «Con candore i responsabili della Regione Lazio motivano che si tratta di una scelta politica in applicazione di quanto contenuto nel programma elettorale in materia di scambio gomma-rotaia per cui l’Onorevole Zingaretti è stato votato. E così la razionalizzazione del trasporto pubblico locale esercito da COTRAL SPA nella Regione Lazio si riassume con la smania incomprensibile di interrompere a P.Corese l’unico collegamento diretto esistente con la capitale, anche in assenza di una vera e propria ferrovia con partenze da Rieti».

«Latina, Frosinone,Viterbo e Roma – sottolineano i sindacati – pur avendo ferrovie dirette di collegamento, Atac e mezzi Cotral di più recente consegna non sono incluse in tale progetto, i pendolari non avranno ripercussioni e continueranno scegliere se usare il treno o il bus per gli spostamenti. Ulteriori disagi si prefigurano per i pendolari reatini, per tutti i cambi di vettura necessari dalle località di partenza alla Capitale e per le distanze dalle stazioni del trenino Fara in Sabina/Roma dalle fermante abituali lungo il tragitto della via Salaria (Castel Giubileo, Motorizzazione,Urbe, Enav, Ponte Salario, via Somalia, Largo Somalia e così via). Eppure senza incertezze i responsabili della Regione Lazio hanno persino annunciato che i rappresentanti di alcuni comitati di pendolari reatini sono favorevoli e vedono positivamente l’iniziativa di ristrutturazione del servizio, cosa assurda a cui non ci sentiamo di credere visto che gli autobus diretti a Passo Corese sono sempre vuoti».

Alle avvisaglie apparse sulla stampa locale dei primi di agosto le Organizzazioni Sindacali avevano risposto definendo «scellerate» tali iniziative e gli stessi pendolari avevano espresso tutto il loro disappunto. «All’indomani di altri articoli pari oggetto – ricorda la nota – veniva comunicato l’apertura delle procedure di sciopero, che al momento non ha prodotto effetti».

Le Organizzazioni Sindacali «a fianco di cittadini ed utenti, sollecitano tutti i Sindaci interessati a partire dal Sindaco di Rieti, a promuovere incontri ed iniziative finalizzate a respingere al mittente quanto annunciato in corso di definizione. Di norma la razionalizzazione e l’abbattimento degli sprechi dovrebbe partire laddove si spreca davvero, dove ci sono più vettori nella stessa linea e non dai territori più emarginati dove si effettua il servizio solo grazie alla responsabilità ed abnegazione di autisti e meccanici, con un parco autobus il più vecchio ed usurato di tutto il Cotral Regionale. Di certo colpire gli utenti di Rieti non avrà la stessa cassa di risonanza rispetto a quelli delle cugine Province, o a ciò che accade quotidianamente nell’area Romana, per scelta politica sempre intoccabile. Nulla si sta facendo per l’acquisto di nuovi autobus la cui gara è stata più volte annunciata soprattutto in campagna elettorale».

«In un bacino elettorale così esiguo – concludono i sindacati – è il caso di dire che l’unione fa la forza, questo è l’appello ai pendolari e tutte le istituzioni locali: blocchiamo insieme questo sciagurato progetto ed inchiodiamo alle responsabilità vere chi permette ancora privilegi, sprechi, sovrapposizioni di vettori e che si lava la coscienza progettando tagli a danno della nostra collettività, la più piccola ed ininfluente da sempre trascurata dalla Regione Lazio. In fine ma non da ultimo nessuno dei responsabili presenti ha saputo indicare a quanto ammonti il risparmio economico di tale progetto e a che data sarà effettuata la conferenza dei servizi della Regione Lazio, così come previsto dall’attuale normativa».