Te Deum ad Amatrice, il vescovo: «Ringraziare il Signore per la vita che continua»

Una celebrazione per ringraziare il Signore della vita che permane e che anzi continua, come testimoniano le nuove nascite e i bambini che verranno battezzati da Papa Francesco fra qualche giorno. Così il vescovo Domenico ha spiegato il senso del Te Deum celebrato nel Centro di Comunità Sant’Agostino di Amatrice nel pomeriggio del 31 dicembre.

Un modo per essere vicino alla comunità che cerca di resistere al freddo e alle difficoltà nell’attesa che i tanti interventi in corso possano consentire a tutti di tornare alla normalità. «Restare uniti – ha spiegato il vescovo a margine del rito – è la condizione necessaria per poter procedere verso la ricostruzione. Servono ovviamente incentivi economici e sostanziose azioni concrete, ma occorrono soprattutto persone che si trovano tutte dalla stessa parte della barricata. Diversamente si finisce con l’essere irrilevanti, non incisivi nei riguardi delle difficoltà che devono essere superate».

Durante la funzione, il vescovo Domenico ha pronunciato il nome di tutte le vittime di Accumoli e Amatrice: «interi nuclei familiari sono stati cancellati e siamo qui anche perché non si possono dimenticare queste persone. A loro dedicheremo un’agile pubblicazione che stiamo predisponendo: si intitolerà “Gocce di memoria” proprio per sottolineare il dolore che provoca la loro assenza».